A Bari Artemisia si trasforma da covo dei clan a occasione di lavoro e inclusione


 

Queste sono le voci della protesta a Milano contro l’ipotesi di nuovi Cpr per i migranti e contro gli accordi tra Italia e Tunisia voluti dal governo Meloni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 29 settembre 2023, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di beni confiscati, in particolare del primo bene confiscato alla malavita a Bari, considerato anche il più grande del capoluogo pugliese, Villa Artemisia.

Lì dove sorgeva un centro nevralgico per lo spaccio di stupefacenti, c’è uno spazio aperto alla comunità ma anche un bene che ospita neomaggiorenni italiani ed ex minori stranieri non accompagnati, che co-gestiscono spazi destinati ad attività di ristorazione, accoglienza turistico-alberghiera e programmazione culturale, su una superficie di circa 1500 mq tra immobili e terreni.

Il progetto, promosso dalla Cooperativa sociale CAPS con il sostegno della Fondazione Con il Sud, punta all’emancipazione di chi ha bisogno di dare una svolta alla propria vita creandosi una carriera e una formazione professionale. Ascoltiamo i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto nel video realizzato dal portale Con Magazine

Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale