A Milano fanno pacco, doppio e contropaccotto (ai migranti)


 

Pacco, doppio pacco e contro paccotto. Bisogna prendere in prestito il titolo del film di Nanni Loy per spiegare ciò che non sta avvenendo a Napoli ma a Milano.

Nel capoluogo lombardo fiorisce il mercato dei contratti falsi per la regolarizzazione dei migranti: dai 6 mila euro in su per il pacchetto completo “inoltro della domanda + contratto di lavoro”.

Una truffa: “Ma poi il datore di lavoro fasullo scompare quando si tratta di firmare in Questura”, racconta a Redattore Sociale Maurizio Bove, presidente di Anolf Milano. Per arginare gli speculatori è nata la Rete degli sportelli immigrazione, al quale aderiscono 15 associazioni della città: dalle Acli all’Anolf, dall’Arci al Naga a Soloterre onlus.

Chi aderisce a questa rete chiede 50 euro per l’inserimento della domanda e non 150 come fanno alcune agenzie. È il mercato della speranza: chi lucra sui bisogni e sui sogni di persone che hanno solo diritto alla cittadinanza.