Anno nuovo, stessa povertà in Italia: zero interventi nella Legge di Bilancio


 

[Questa è la voce degli insegnanti di sostegno che a inizio del nuovo anno hanno manifestato davanti al ministero dell’istruzione contro le recenti decisioni del governo. Questa è Ad Alta Velocità oggi 7 gennaio 2025: nello stesso giorno del 2015 ci fu l’ attacco terroristico nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, i morti furono 12. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi è la prima puntata del 2025 e la dedichiamo alla povertà. A fine anno è rimbalzato il dato dell’Istati sull’ultimo trimestre dell’anno scorso: il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,6%. Questi numeri rischiano di essere più cibo per la propaganda che la fotografia di una realtà più complessa.

Durante le festività abbiamo visto le immagini di Milano con le file lunghissime alla mensa di Pane Quotidiano e le storie di pensionati e lavoratori che non riescono più a sopravvivere con una pensione o lo stipendio. I poveri assoluti nel nostro Paese sono 5 milioni 694mila poveri assoluti, per un totale di oltre 2 milioni 217mila famiglie: un sesto della popolazione italiana. Su questo fronte l’Alleanza contro la povertà contesta la legge di bilancio perchè non affronta il tema con la determinazione necessaria e attesa.

Delle sei richieste di emendamento avanzate dall’Alleanza per migliorare le attuali misure di contrasto in sede di legge di bilancio, viene recepita solo l’innalzamento della soglia reddituale per l’accesso all’Adi e la soglia differenziata per chi sopporta le spese di locazione. Ascoltiamo il portavoce Antonio Russo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale