Autonomia differenziata: per il terzo settore italiano è “un’occasione mancata”


[Apertura: Queste sono le voci degli studenti che cantano Notte prima degli esami a Roma in una ormai tradizionale vigilia dell’esame di maturità dei maturandi di tutta Italia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 20 giugno 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di autonomia differenziata.  Dopo una lunga maratona notturna, con 172 sì, 99 no e un astenuto la Camera ha dato il via libera definitivo al ddl sull’Autonomia differenziata. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge. Oltre alle forze di opposizione in parlamento contro questa riforma da mesi si stanno mobilitando associazioni, organizzazioni della società civile e sindacati.

Ci sono state manifestazioni a Roma e a Napoli con decine di migliaia di persone mobilitate per fermare quella che ora è legge e solo un referendum potrà abrogare. Anche gli studenti della Rete della conoscenza si oppongono e affermano che “una legge come questa non farà altro che acuire le diseguaglianze che già dividono questo paese andando a discapito in particolare delle categorie e dei territori più in difficoltà”. Ad intervenire sull’autonomia differenziata è stato anche il Forum nazionale del Terzo Settore: ascoltiamo la portavoce Vanessa Pallucchi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale