Nel Mediterraneo continuano i naufragi, due in poche ore: 800 morti da inizio anno


[Apertura: Questa è la voce del campione francese Kylian Mbappè: fa appello ai giovani perché vadano a votare contro l’ascesa dell’estrema destra in Francia alle prossime elezioni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 19 giugno 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo dei naufragi nel Mediterraneo. Domani è la Giornata del Rifugiato e si piangono ancora morti e dispersi in mare, sono 800 dall’inizio dell’anno. Il 17 giugno in un primo naufragio le vittime accertate sono 10, e avrebbero perso la vita per soffocamento sul ponte inferiore dell’imbarcazione su cui viaggiavano. Cinquantuno sopravvissuti sono stati portati in salvo a Lampedusa dalla nave Nadir dell’Ong Resqship, che ha soccorso la barca di legno partita dalla Libia. I loro paesi di origine sono Siria, Egitto, Pakistan, Bangladesh.

In un secondo incidente, dopo essere stati soccorsi da un peschereccio e trasferiti su un mercantile, 11 superstiti sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera nello Jonio e portati in salvo a Roccella Jonica insieme al corpo di una donna, mentre altre 64 persone risultano disperse in mare.

Oltre alla necessità urgente di un sostegno europeo alle operazioni di ricerca e soccorso, è fondamentale – sottolineano Unhcr, Oim e Unicef – promuovere un più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Unione Europea per le persone migranti e rifugiati, affinché non siano costrette a rischiare la vita in mare. Ascoltiamo la testimonianza di un’operatrice della Croce Rossa.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale