Autonomia differenziata: prima dell’approvazione italiani divisi sulla riforma (nord vs sud)


 

[Apertura: Queste sono le grida dopo il bombardamento del campo profughi a Rafah dove sono state uccise decine di persone, in buona parte donne e bambini. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di Sud. L’autonomia differenziata divide l’Italia, ben prima della sua eventuale approvazione e attuazione. La maggioranza degli italiani la ritiene una misura “inopportuna e sbagliata”, ma scorporando il dato territoriale sui favorevoli emerge che 1 cittadino su 2 al Nord la reputa al contrario “necessaria e urgente” (solo il 14% al Sud). Per il 66% degli italiani che vivono al Nord la sua attuazione è una misura positiva, l’opposto avviene al Sud con l’81% che la giudica negativamente.

Al Nord 7 italiani su 10 promuovono i servizi pubblici. Meno di 4 su 10 al Sud. Il 45% degli italiani ritiene che il divario Nord-Sud negli ultimi 5 anni sia “aumentato” (lo pensa il 60% dei meridionali). Il 51% degli intervistati ritiene l’Italia “poco” unita sul piano sociale ed economico. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine promossa dalla Fondazione Con il Sud e condotta dall’Istituto Demopolis su un campione di oltre 4.000 intervistati. Ascoltiamo il presidente della Fondazione Stefano Consiglio.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale