Clima, le stime di Unicef: mezzo miliardo di bambini esposti a ondate di calore


 

 

Questo è il suono delle cariche durante le manifestazioni contro il g8 di Genova nel 2001: il 20 luglio l’uccisione di Carlo Giuliani e dopo 22 anni una ferita ancora aperta per la democrazia del Paese. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 21 luglio 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo clima e infanzia. Secondo le stime dell’UNICEF, 559 milioni di bambini sono esposti a un’alta frequenza di ondate di calore.  Inoltre, 624 milioni di bambini sono esposti a una delle altre tre condizioni di caldo elevato: durata elevata dell’ondata di calore, gravità elevata dell’ondata di calore o temperature estremamente elevate.

L’UNICEF stima che entro il 2050, tutti i 2,02 miliardi di bambini nel mondo saranno esposti a un’alta frequenza di ondate di calore. Già adesso, 1 bambino su 3 vive in paesi che affrontano temperature estremamente elevate e circa 1 su 4 è esposto a un’alta frequenza di ondate di calore. Questo dato potrà solo peggiorare. Ancora più bambini subiranno le conseguenze di ondate di calore più lunghe, calde e frequenti nei prossimi 30 anni, minacciando la loro salute e il benessere.

La durata delle ondate di calore elevate attualmente ha conseguenze su 538 milioni (o il 23%) dei bambini a livello globale. Questo numero salirà a 1,6 miliardi nel 2050 sottolineando l’importanza di misure urgenti e drastiche di mitigazione delle emissioni e di adattamento per contenere il riscaldamento globale e proteggere le vite umane. Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale