Avete appena ascoltato alcune voci della manifestazione dello scorso 17 novembre, quando in tutta Italia studentesse e studenti hanno chiesto a gran voce più diritti e meno precarietà.
Torniamo a parlare di diritto allo studio. In concomitanza con la Giornata internazionale degli Studenti e nel giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, le piazza del Paese si sono riempite di giovani. Da Milano a Palermo la protesta di scuole e università, due mondi uniti dallo slogan “Non resteremo a guardare”. Quali le richieste più urgenti?
Il prima “sfaticato” della settimana è Paolo Notarnicola (22 anni), coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, un’associazione fatta da studentesse e studenti delle scuole superiori.
Se i giovanissimi delle scuole superiori piangono, i giovani delle Università non ridono. Come potrebbero, di fronte alle spese che devono affrontare. La vita universitaria costa in media a uno studente quasi 10 mila euro all’anno, oltre 10 mila se pendolare, oltre 17 mila se fuorisede. Sono i dati emersi dal report “Universitari al verde”, in cui l’Udu – Unione degli Universitari e Federconsumatori mettono in evidenza le cifre del caro studi.
La seconda “sfaticata” della settimana è Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu. Età: 24 anni.
E allora, come migliorare la condizione di studentesse e studenti?
🎙 Sfaticati – La risposta dei giovani, a cura di Pierluigi Lantieri, è una rubrica settimanale online tutti i mercoledì alle 16.00