Così i lavoratori in cooperativa hanno creato un’eccellenza nelle ceramiche di lusso


[Questo è il sottofondo di un video che mostra il flash mob di attivisti norvegesi che alla stazione di Oslo denuncia la strage in corso a Gaza e le uccisioni di medici e giornalisti nella Striscia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 novembre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di workers buyout. Ha compiuto 5 anni “Ceramiche Noi”. Fondata nel 2019 da dodici lavoratori, l’azienda ha avuto una rinascita dopo che l’ex proprietà decise di trasferire la produzione all’estero. Di fronte alla chiusura, i dipendenti hanno rilevato l’attività investendo TFR, Naspi e col sostegno finanziario dei fondi della cooperazione Coopfond e Cfi, hanno acquisito i macchinari e riavviato la produzione.

Questa rinascita non solo ha salvato i posti di lavoro, ma ha creato un’impresa di riferimento nell’industria della ceramica artigianale di lusso, che esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. Alcuni giorni fa si è tenuto l’evento “5 anni di NOI”, occasione speciale che sancisce anche l’inaugurazione della nuova sede con i nuovi macchinari sostenibili e all’avanguardia, a Città di Castello. Ascoltiamo le voci del presidente di Ceramiche Noi Marco Brozzi e del responsabile marketing Lorenzo Giornelli.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale