Ddl sicurezza e “zone rosse” nelle città: la denuncia di un rischio per le libertà civili


 

[Questa è la voce della vicepresidente del Senato Mariolina Castellone che a Palazzo Madama annuncia la liberazione di Cecilia Sala ieri. Questa è Ad Alta Velocità oggi 9 gennaio 2025: nello stesso giorno del 1950 ci fu l’ eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, 6 operai furono uccisi dalle forze dell’ordine per impedire l’occupazione della fabbrica. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi è parliamo delle libertà civili e di rispetto della Costituzione in Italia. Fa discutere e non poco il provvedimento delle zone rosse nelle città introdotto dal Viminale. Si tratta di individuare luoghi sensibili come centri storici, stazioni o aereoporti in cui si possono allontanare alcune categorie di persone.

Secondo Magistratura Democratica “si tratta di evidenti compromissioni della libertà di circolazione e della libertà personale, adottate in forza di un’ordinanza prefettizia ed eseguite a discrezione delle forze di polizia nell’individuarne i destinatari, con espresso pregiudizio verso le persone migranti”. Questo dispositivo segue il contestatissimo Ddl sicurezza contro cui hanno manifestato migliaia di persone a Roma lo scorso dicembre. Tra le associazioni più attive per denunciare quella che viene definita una “deriva autoritaria” è Antigone: ascoltiamo Susanna Marietti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale