Ddl sicurezza: la lettera dell’Onu al governo italiano sui rischi per i diritti umani


 

 

[Questa è la voce di Aboud Batah – un attivista palestinese – davanti alle rovine del campo di Jabalia a Gaza: ieri è scattata ufficialmente la tregua e i palestinesi vogliono ricostruire il proprio Paese. Questa è Ad Alta Velocità oggi 20 gennaio 2025: nello stesso giorno del 1892 a Springfield, Massachusetts viene disputata la prima partita ufficiale di pallacanestro. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo ancora una volta del ddl sicurezza. Nel podcast di Fuoriluogo, il portale del Forum Droghe, Leonardo Fiorentini e Susanna Ronconi analizzano le critiche mosse da sei relatori speciali delle Nazioni Unite riguardo alla violazione di diritti umani fondamentali delle norme contenute nel ddl Sicurezza. Il documento ONU, inviato al governo italiano nel dicembre scorso, evidenzia rischi di violazioni in diversi ambiti, tra cui libertà di espressione, diritto di manifestare e alla libertà di movimento, collegati sia alla Convenzione sui Diritti Umani sia ad altre convenzioni internazionali firmate dall’Italia.

L’elenco delle questioni sollevate dall’Onu è lungo: la criminalizzazione dell’accesso a informazioni, l’equiparazione di atti non violenti a reati gravi, l’eccessiva vaghezza normativa e le pene sproporzionate. Particolare attenzione è dedicata alla revoca della cittadinanza italiana per alcuni reati, considerata contraria alle norme internazionali contro l’apolidia. Viene criticata anche la limitazione del diritto a manifestare, specialmente vicino a infrastrutture pubbliche, e l’equiparazione di atti pacifici, come i blocchi stradali, a comportamenti violenti. Ascoltiamo Fiorentini e Ronconi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale