Diritto al dissenso e proteste pacifiche: tutti i rischi liberticidi del Ddl sicurezza


[Questa è la voce di Zerocalcare che lancia il suo appello per firmare il referendum sulla cittadinanza: mancano 300mila firme e c’è tempo fino al 30 settembre. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 24 settembre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo del nuovo ddl sicurezza su cui ci sono diverse tensioni. Domani davanti al Senato si discuterà del disegno di legge già approvato alla Camera”. Lo hanno annunciato in una nota congiunta Cgil e Uil. “Riteniamo doveroso”, spiegano i sindacati, “contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un ddl, quindi, che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali”.

Critiche e proteste arrivano dalla società civile con la Caritas e altre associazioni oltre a Magistratura Democratica. Una forte denuncia sul rischio liberticida di questo ddl giunge da Antigone: ascoltiamo la coordinatrice nazionale Susanna Marietti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale