Economia sociale e terzo settore: un modello da rilanciare


 

 

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week da Pierluigi Lantieri.

Diffondere in Europa il modello italiano, fatto di virtuose esperienze e grande attivismo. Ma analizzarne allo stesso tempo le criticità, legate a povertà e crescenti disuguaglianze. Di tutto questo si è discusso giovedì 13 e venerdì 14 ottobre nel corso del convegno internazionale “Terzo settore protagonista dell’economia sociale”, organizzato dal Forum nazionale Terzo Settore in collaborazione con il Ministero del Lavoro.


L’evento è stato promosso nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Comitato di monitoraggio della dichiarazione di Lussemburgo sull’economia sociale del 2015, che ne riconosce una potente leva per la creazione di posti di lavoro e per l’innovazione sociale.

Ma a cosa si fa riferimento quando si parla di economia sociale? Lo ha spiegato Marco Girardo, Capo Redattore Economia di Avvenire, tra i moderatori della due giorni.

 

Si tratta dunque di un pilastro per costruire economie forti, inclusive e resilienti. E perché no: la via di uscita al pessimo quadro economico che si prospetta all’orizzonte. In che modo? Questa la riflessione della portavoce del Forum nazionale terzo settore Vanessa Pallucchi, in apertura del convegno.

 

Per vedere la luce in fondo al tunnel sarebbe necessario passare per lo sviluppo di nuove esperienze di economia sociale sui territori. Chi vive all’interno delle comunità è testimone delle potenzialità e dei processi di cambiamento virtuosi. E a livello politico si può dire lo stesso? Ascoltiamo cosa ne pensa Linda Laura Sabbadini dell’Istat.

 

Insomma, è la visione delle cose ad essere diversa. Soprattutto per ciò che riguarda i luoghi dove si registrano crescenti disuguaglianze, solitudini e povertà: le periferie. “Prossimità, inclusione, sviluppo e sostenibilità” – parole che fanno da sottotitolo al convegno – dovrebbero guidare le scelte prese dall’alto. Ma per farlo bisognerebbe guardare le periferie con un altro sguardo. Così lo ha fatto Ascanio Celestini, attore, scrittore e regista cinematografico.

 

E con questo è tutto. Approfondimenti notizie e podcast su www.giornaleradiosociale.it

di Pierluigi Lantieri