Archivi categoria: Grs week

Donne e sport: la lunga strada verso la parità


Bentrovati all’ascolto del GrsWeek, in studio Elena Fiorani

Donne nello sport, una storia di diritti negati. Ancora oggi le pari opportunità rimangono, di fatto, un traguardo non raggiunto. Che il percorso sia ancora difficile lo dimostra il fatto che lo sport femminile rimane una “derivazione” di quello maschile e non viene mai messo al centro delle strategie di sviluppo e degli investimenti o del racconto giornalistico. Continua a leggere

Dei diritti e delle pene


 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Giovanna Carnevale.
Se c’è uno spazio che meglio di altri rappresenta l’idea di periferia, quello è il carcere. Solitamente costruito ai margini delle città, il carcere è periferia anche metaforicamente, per via dell’isolamento dei detenuti dalla società. Negli ultimi tempi le carceri italiane sono state oggetto di novità normative, dal decreto Caivano al decreto Sicurezza. Ma partiamo dalle notizie più recenti, ovvero una circolare del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che va ad incidere proprio sull’apertura delle carceri al mondo esterno, perchè modifica le regole che riguardano l’organizzazione di attività culturali e ricreative negli istituti, in particolare per il circuito di alta sicurezza. Continua a leggere

Una nuova stagione per il Forum Nazionale del Terzo Settore


Bentrovati all’ascolto del GRSweek. In studio Elena Fiorani e Anna Monterubbianesi

È iniziata una nuova stagione per il Forum Nazionale del Terzo Settore, la principale rete di rappresentanza dell’associazionismo, della cooperazione e del volontariato italiano, che raccoglie oltre cento organizzazioni nazionali e più di centoventimila sedi territoriali. Durante l’Assemblea dei soci, dal titolo “Pace come condizione, giustizia sociale come impegno”, Giancarlo Moretti è stato eletto nuovo portavoce, succedendo a Vanessa Pallucchi, che negli ultimi quattro anni ha guidato il Forum in una fase di grandi trasformazioni per il Paese e per tutto il mondo del Terzo settore.  Continua a leggere

Rifiutare la guerra, costruire la pace


 

Lo scorso 9 ottobre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno accettato il piano di pace presentato dall’amministrazione USA dopo giorni di negoziati, con la mediazione di Qatar, Turchia ed Egitto.
Una pace fragile, che se da un lato ha consentito il rientro degli ostaggi israeliani ancora in vita, l’interruzione degli attacchi nella Striscia di Gaza e l’ingresso degli aiuti umanitari, dall’altro offre scenari ancora molto incerti sul futuro. Continua a leggere

Tempo libero, poco e male per un italiano su due


Bentrovati all’ascolto del GRS Week. In studio Anna Monterubbianesi e Patrizia Cupo.

Tempo libero? poco e insoddisfacente. Nonostante da sport, cultura, volontariato passino socialità, benessere di comunità e soddisfazione personale, in realtà quasi la metà degli italiani si dichiara insoddisfatta della qualità e della quantità del proprio tempo libero: poche possibilità di prenderselo, e a volte scarsa offerta. Continua a leggere

Per chi suona la campanella


 

La prima campanella è suonata in tutte le scuole per l’inizio del nuovo anno. Ma come si ritorna tra i banchi? Diverse le novità ma anche le vecchie questioni: da una parte il divieto di utilizzo dei cellulari anche nelle scuole superiori, dall’altra, l’insufficienza di docenti di sostegno o il ritardo nelle assegnazioni. Per non parlare della sicurezza, ancora lontana, degli edifici. Continua a leggere

Libertà di stampa: a chi fa paura il Media Freedom Act?


 

Il Regolamento europeo sulla libertà dei media (European Media Freedom Act) è una legge dell’Unione Europea volta a proteggere la libertà, il pluralismo e l’indipendenza dei media all’interno del mercato unico europeo. Alcune sue parti sono già vigenti ma nella sua interezza entrerà in vigore dal prossimo 8 agosto. Perché l’Europa ha pensato che fosse necessaria una legge a garantire la libertà di stampa? Non erano sufficienti le leggi esistenti e il fatto che la libertà di stampa sia scritta nelle costituzioni di molti paesi europei?
Forse perché, soprattutto in alcuni Paesi, il pluralismo è compromesso? La stampa è sotto pressione. Il regolamento europeo mira a garantire che i fornitori di servizi mediatici possano operare liberamente, senza pressioni indebite. E soprattutto mira a proteggerli da interferenze politiche o economiche, anche perché l’era digitale e quella dell’intelligenza artificiale potrebbero rendere il panorama editoriale ancora più opaco.
Sentiamo Michele Sorice, sociologo della comunicazione, dell’Università di Roma La Sapienza.

Continua a leggere