[Queste sono le voci dalla Val di Susa che torna ancora in piazza contro la Tav: la mobilitazione è ripartita contro l’esproprio dei terreni interessati dai cantieri. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 14 ottobre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di incidenti e morti sul lavoro. Ieri l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro – Anmil – ha celebrato ieri la 74ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro istituzionalizzata nel 1998. Nel suo messaggio il presidente Mattarella ha ribadito che “la sicurezza sul lavoro è anzitutto una questione di dignità umana”.
Durante la manifestazione principale a Roma l’Anmil ha diffuso i dati relativi all’anno 2023 e quelli relativi al periodo gennaio-agosto 2024. Per entrambi, si tratta di dati elaborati da Open Data INAIL – ancora provvisori – che fornisce mensilmente numeri sulle denunce di infortunio rilevati nell’ultimo giorno del periodo in esame. Tra gennaio-agosto 2024 il numero delle denunce (circa 59.000) è ulteriormente aumentato di un altro 21,3% (più di 10.000 casi) rispetto ai primi otto mesi del 2023. Le denunce all’INAIL sono state di circa 387mila infortuni che segnano un incremento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023; i morti denunciati sono stati 680 in crescita del 3,5% rispetto a quelli dell’anno precedente: Lonbardia, Emilia Romagna e Lazio sono le prime 3 regioni per numero di vittime nello stesso periodo.
La crescita infortunistica del periodo gennaio-agosto 2024 si pone, dunque, in evidente controtendenza rispetto al calo dell’intero anno precedente. Ascoltiamo il presidente nazionale Anmil Emidio Deandri.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale