Guerra, denuncia sociale, competenze e democrazia: quale Paese esce da Sanremo


 

Questa è la voce di Angelina Mango che dopo aver emozionato con la cover dedicata al padre Pino ha vinto il Festival di Sanremo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 11 febbraio 2024, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo del festival di Sanremo. Lo show socio-mediatico che paralizza il Paese e monopolizza il dibattito pubblico ha presentato diversi spunti da analizzare. Da quelli sociali con le denunce di bullismo e odio social da parte di Alessandra Amoroso e Big Mama fino ai temi della cittadinanza e della pace con i messaggi contro la guerra a Gaza come ha fatto Ghali.

Lo show ha avuto la polarizzazione etnico-musicale con Geolier. Il 23enne Emanuele Palumbo da Secondigliano ha portato il rap sul palco più complicato per questo imporre questo genere musicale che infiamma teenager e adolescenti da almeno tre decenni. Ed è stato veramente inquietante il livello delle domande in sala stampa contro questo ragazzo come per i fischi scomposti della platea. In questi atteggiamenti, come ha ammesso Fiorello, si è sfogato un sentimento anti-napoletano, come avviene nel calcio, ricco di pregiudizi e risentimenti. Ascoltiamo Fiorello e anche Roberto Saviano intervenuto sulla vicenda.

Infine, il Festival ci racconta anche lo stato del Paese sulle competenze e sui sistemi di voto. Chi merita il maggiore peso, quello popolare o quello delle giurie? Sui social ci sono state molte proteste anche per l’esclusione di Mamhood dai primi 5. Restano molti dubbi sulla qualità della stampa dove verso lo stesso Geolier sono state rivolte domande imbarazzanti da non professionisti e conoscitori di musica ma accreditati presso la sala stampa. Ascoltiamo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale