In Italia i treni su un binario morto tra disservizi e guasti: le richieste di Federconsumatori


 

[Questa è la voce di Oliviero Toscani, il grande fotografo è morto ieri e lascia in eredità la sua creatività rivoluzionaria per intendere la comunicazione e una nuova narrativa pubblicitaria. Questa è Ad Alta Velocità oggi 14 gennaio 2025: nello stesso giorno del 1994 il presidente statunitense Bill Clinton e quello russo Boris Yeltsin firmano gli Accordi del Cremlino  per lo smantellamento dell’arsenale nucleare dell’Ucraina. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di trasporti e diritto alla mobilità. Viene facile la battuta sul fatto che da un governo di destra almeno ci si aspetta che i treni arrivino in orario. Purtroppo non è così e il trasporto ferroviario sta mettendo a rischio il diritto alla mobilità per milioni di italiani ogni giorno. Il caos a Milano centrale sabato 11 e ieri da Napoli a Roma occorrevano quasi 3 ore per la cosiddetta Alta velocità. Per diverse associazioni di consumatori il ricorso a class action e rimborsi per i disservizi è solo una piccola panacea.

Dopo il 2024 disastroso il 2025 è iniziato peggio e sulla direttrice ferroviaria si muovono persone per il lavoro, per la salute, per l’economia e per lo studio. Federconsumatori chiede che venga fatta chiarezza non solo sulle cause dell’odierno disagio, ma anche sull’effettiva capacità della società di rispondere alle emergenze e di ripristinare la linea. Ascoltiamo Giovanna Capuzzo, vicepresidente Federconsumatori.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale