Le seconde vittime: gli orfani di femminicidio. Per loro una prima iniziativa di sistema


 

Questa è la voce della sorella di Giulia Cecchettin: per le sue dichiarazioni e prese di posizione contro la violenza sulle donne è pesantemente attaccata in queste ore sui social. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 21 novembre 2023, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo violenza di genere e di orfani di femminicidio. Non ci sono stime ufficiali su quanti siano gli orfani delle donne vittime per mano maschile in Italia. Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ha avviato “A braccia aperte”, la prima iniziativa di sistema in loro favore e a supporto delle famiglie affidatarie. In gergo vengono definiti “orfani speciali” perché la perdita di uno dei genitori è avvenuta per mano di un coniuge. Ma sono doppiamente orfani, perché la perdita della madre per mano del padre significa anche che l’altro genitore non ha più contatti con i bambini e questi divenuti maggiorenni e consapevoli dell’accaduto quasi sempre non vogliono più vederli.

Sono 157 gli orfani presi in carico dai quattro progetti finanziati dal Con i Bambini. Questo dato è variabile perché altri 260 in tutta Italia sono stati già agganciati dai partenariati gestori, e a breve inizieranno anch’essi un percorso di sostegno e accompagnamento con le loro famiglie. Ascoltiamo il presidente di Con i bambini Marco Rossi Doria e la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale