Minori e giovanissimi a mano armata: a Napoli chi prova a cambiare la realtà


 

[Questa è la voce di Donald Trump subito dopo l’annuncio della sua schiacciante vittoria alle elezioni presidenziali americane: dopo la sconfitta del 2020 torna alla Casa Bianca. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 7 novembre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di criminalità minorile e devianza. A Napoli sono giorni di grande disorientamento per la morte a distanza di una settimana l’uno dall’altro di due giovani: il 15enne Emanuele Tufano e il 19enne Santo Romano.

Morti in circostanze diverse a tenere insieme il filo conduttore è l’uso delle armi anche di under 14. Pistole, esplosivi, armi di medio e piccolo taglio circolano tra le strade, le piazze, i vicoli e le scuole di Napoli e feriscono, ammazzano, provocando dolore e morte. Armi e droghe che finiscono nelle mani di giovani, adolescenti, bambini. Armi che vengono utilizzate senza controllo di giorno come di notte, quando gran parte della città spesso è lasciata in balia di bande e criminalità.

Libera Campania e l’Arcidiocesi di Napoli hanno lanciato una mobilitazione il prossimo 9 novembre in piazza Cavour per cui sono arrivate decine di adesioni dalle associazioni, dai sindacati e dai comitati civici della città. Ascoltiamo le voci di Mariano Di Palma – referente Libera Campania – e di Susy Cimminiello, sorella di Gianluca vittima innocente di camorra.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale