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Disabilità e riforma dei criteri: sei proposte per i diritti


 

Parliamo di disabilità e della proposta di legge-delega per la riforma dei criteri di accertamento di tale condizione. Ieri in Commissione affari sociali della Camera si sono tenute le audizioni ed è intervenuto il presidente dell’Unione Ciechi Mario Barbuto.

Nei pochi minuti a disposizione, Barbuto ha evidenziato i temi di maggior rilievo che riguardano non vedenti, ipovedenti e con disabilità plurime, una platea di quasi due milioni di persone in Italia. Sono sei i punti chiave su cui Barbuto ha riassunto la sua proposta.

Intanto sulla non auto-sufficienza il Network guidato da Cristiano Gori denuncia la mancanza delle risorse chieste in legge di bilancio.

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Migrazioni climatiche, il vuoto della politica: intervista a Roberto Sensi di Action Aid


 

Emigrare a causa del cambiamento climatico: il fenomeno è già realtà. Ne sono la prova i contadini e i lavoratori agricoli che dal Messico e dagli altri Paesi dell’America centrale migrano stagionalmente negli Stati Uniti o i pastori nella regione del Sahel che si spostano verso i sovraffollati centri urbani. L’alterazione delle precipitazioni, l’aumento delle temperature e altri eventi ambientali estremi costringeranno circa 260 milioni di persone – 86 milioni delle quali in Africa Sub-Sahariana – a spostarsi nei prossimi anni. Il tema della mobilità climatica, dunque, richiede una risposta urgente nazionale e internazionale, come sottolineato da ActionAid nel rapporto “Le migrazioni climatiche: rischi e sfide per le politiche di adattamento”.

A margine della Cop26 si registra ancora un vuoto della politica. Ne abbiamo parlato con Roberto Sensi, responsabile del programma sulle diseguaglianze globali di ActionAid.

Così in Italia l’infanzia è “a rischio di estinzione”


 

Parliamo di infanzia nei giorni che precedono la Giornata mondiale con la XII edizione dell’Atlante di Save the children. Un focus che aiuta a capire la fotografia sulle condizioni dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese a partire da un dato emergenziale: l’infanzia è “a rischio di estinzione”.

Dai tempi del baby boom ad oggi la rotta sembra infatti essersi clamorosamente invertita: una marcia indietro che ha travolto la curva demografica e l’ascensore sociale, sempre più in caduta libera e che rischia di trascinare il futuro delle giovani generazioni e del Paese intero.

In 15 anni in Italia la popolazione di bambine, bambini e adolescenti – scrive Save the children – è diminuita di circa 600 mila minori e oggi meno di un cittadino su 6 non ha compiuto i 18 anni. E nello stesso arco di tempo è dilagata la povertà assoluta, con un milione di bambine, bambini e adolescenti in più senza lo stretto necessario per vivere dignitosamente.

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Quarta ondata: cosa serve per salvare il Natale 2021


 

È di poco fa la notizia pubblicata da agenzia Ansa la Polizia sta eseguendo una serie di perquisizioni in diverse città italiane nei confronti di No Vax e No Green Pass.

Si tratta di 17 provvedimenti nei confronti dei più radicali affiliati al canale Telegram “Basta Dittatura”. Nei loro confronti sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi.

Nella vicina Austria il cancelliere Alexander Schallenberg ha disposto l’entrata in vigore del lockdown per i non vaccinati. In Italia la situazione dei vaccinati è migliore e tra le migliori d’Europa ma i contagi aumentano e le misure in arrivo o comunque allo studio, rivelano Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini sul Corriere.

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Quegli adulti che dicono cose senza senso


 

Mentre siamo di fronte al balzo dei contagi in Italia e in Europa arriva una notizia da Milano che è emblematica. Un ragazzino di 12 anni ha smontato in una sola frase l’opposizione del padre al vaccino:  «Io sono un pò indeciso sul vaccino proprio perché i miei genitori mi dicono cose diversissime e mi spaventano», spiega compunto ai giudici un 12enne ben più maturo della sua età dopo essersi informato su giornali e tg, che poi aggiunge: «Per meglio chiarire la mia posizione preciso che le mie idee sono come quelle di mia madre, perché parlando con lei, e riferendole le cose che mi ha detto papà, capisco che le cose che mi dice mio padre non hanno moltissimo senso».

A riportare la storia ieri è il Corriere della Sera nell’edizione milanese.

A settembre divenne virale sui social il video di un 16enne che raccontava come fosse riuscito a fare il doppio vaccino all’insaputa della madre no vax che minacciava di “suicidarsi”. Figli contro genitori, generazioni contro tra la ragione e il buon senso di ragazzi capaci di informarsi e l’irrazionalità di over 50 che della disinformazione hanno fatto nutrimento sui social e rappresentano il principale anello della catena no vax nel nostro Paese.

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Reddito cittadinanza: quello che c’è da sapere contro le fake news


 

Sul Reddito di Cittadinanza il dibattito politico è acceso e punta costantemente il dito contro la misura che arriva a circa 3 milioni di italiani. Alleanza contro la povertà lamenta che “la manovra sembra, infatti, dar credito prevalentemente alla narrazione distorta sui percettori “fannulloni” inasprendo le misure punitive verso le persone in povertà, invece di implementare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa, rafforzando la presa in carico di chi è in una situazione di bisogno, necessita di percorsi di formazione mirati ed è in cerca di occupazione”.

Intanto i sindacati insorgono perché il contratto dei lavoratori nati con il reddito di cittadinanza, i Navigator, prorogato dal dl Sostegni, scade a fine anno e la legge di bilancio non ne prevede il rinnovo.

L’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro ha presentato suo ultimo Rapporto di monitoraggio 2020 sui 551 Centri per l’Impiego (Cpi) attivi sul territorio nazionale e ne esce fuori un quadro sconfortante.

Il Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza ha proposto una riforma della misura in 10 proposte.

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I migranti, l’Europa e il ricatto al tempo del Covid


 

Una nuova crisi umanitaria ai confini dell’Europa ad est. Migliaia di migranti ammassati al confine tra Polonia e Bielorussia. Una situazione che non solo irrita l’Unione europea ma preoccupa anche la Nato.

L’inviato del Corriere è sul posto per vedere come il presidente di Minsk, Aleksandr Lukashenko, stia usando i migranti come arma di pressione dopo le sanzioni imposte dall’Ue al suo Paese per la brutale repressione del dissenso.

Intanto a Sud sono stati soccorsi 400 migranti su un peschereccio incagliato a Pozzallo. Un nuovo sbarco – il sesto della giornata – a Lampedusa dove sono giunti altri 80 migranti, tra cui 10 minori e una donna.

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Paura e prudenza per i nuovi contagi Covid


 

Torna l’apprensione per il contagio da Covid 19. In Italia come in gran parte d’Europa tornano a salire tutte le curve dell’epidemia: aumentano i casi positivi, così come i decessi e i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari, mentre il numero complessivo dei casi positivi si avvicina a 100.000. Il Governo, adesso, è pronto a prorogare l’emergenza e a stringere i tempi con la terza dose.

A gettare acqua sul fuoco è Fondazione Gimbe mentre si accende la polemica contro le manifestazioni del sabato no vax nel centro di Milano.

Un ricordo per Enrico Fierro, giornalista e scrittore scomparso ieri e ricordato con tanta stima dai colleghi e da tante persone sui social.

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La foto di Crotone e la fuga dalla “catastrofe umanitaria”


 

Ha suscitato emozione e consenso la foto del salvataggio di un barcone sulle coste di Crotone, in Calabria. L’immagine e le parole del poliziotto che stringe tra le sue braccia un bambino hanno fatto il giro dei social.

Spesso si mette in dubbio la causa della fuga di tanti migranti, soprattutto dai Paesi africani. Ed è proprio lì che bisogna capire cosa stia accadendo.

Un focus lo fornisce Amnesty International che lancia un grido di allarme e di dolore sulla situazione in Etiopia: “è sull’orlo di una catastrofe umanitaria e dei diritti umani”, denuncia Amnesty a seguito della proclamazione dello stato di emergenza da parte del governo e del crescendo dei discorsi d’odio sui social media.

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Il lockdown non ferma le intimidazioni: 1 ogni 19 ore agli amministratori locali


 

Una media di 9 intimidazioni a settimana, una minaccia ogni 19 ore: sono 465 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza rivolti nel 2020 contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali, dipendenti della Pubblica Amministrazione, in calo del 17% rispetto al 2019 (559). Li ha censiti Avviso Pubblico attraverso il monitoraggio delle notizie di stampa locali e nazionali, delle interrogazioni parlamentari e raccogliendo le segnalazioni dei propri coordinamenti territoriali.

Il 57,5% del totale dei casi censiti (267) si è registrato nel Mezzogiorno, nel Centro-Nord si riscontra un aumento del 3,5% dell’incidenza sul totale dei casi rispetto al 2019.

Per il quarto anno consecutivo è la Campania a far registrare il maggior numero di intimidazioni a livello nazionale, con 85 casi censiti.

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