[Questa è la voce delle associazioni per i diritti dei pedoni durante la giornata per le vittime della strada: al 10 novembre nel nostro Paese il numero di morti è di 1254 persone. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 19 novembre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo del Ponte sullo Stretto. È “un grave errore considerare il Ponte sullo Stretto come elemento strategico per la modernizzazione infrastrutturale del Mezzogiorno”. Con questa considerazione finale le associazioni, i comitati e i sindacati del movimento No Ponte riuniti a Roma hanno lanciato una mobilitazione nella capitale davanti al ministero dei trasporti e delle infrastrutture.
A far salire nuove tensioni negli ultimi giorni, dal via libera al progetto della commissione tecnica di valutazione di impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente, all’emendamento alla legge di bilancio della Lega per impegnare nel progetto 14,7 miliardi di euro – circa tre miliardi in più rispetto a quelli previsti – di cui 7,7 miliardi provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. La spinta improvvisa e le mancate di direttive sull’impatto dell’ecosistema ambientale accendono lo scontro. Ascoltiamo le voci delle cittadine di Villa San Giovanni, Messina e a seguire Barbara Manara di Arci