Povertà educativa: così gli studenti universitari diventano tutor di quelli delle medie


 

[Questa è la voce di Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano: spiega la nuova crisi del Bradisismo con circa 500 scosse negli ultimi giorni e la popolazione sotto stress. Questa è Ad Alta Velocità oggi 19 febbraio 2025: nello stesso giorno del 1937 ha inizio la Strage di Addis Abeba da parte dell’esercito italiano del regime fascista. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di povertà educativa. Stanno per partire i tutorati online attivati all’interno di Compiti@casa, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per sostenere nello studio, nell’arco di tre anni, circa 1.600 allievi delle scuole secondarie di primo grado, compresi alunni con backgroud migratorio. A fare loro da tutor saranno 840 studenti delle università coinvolte nel progetto che, selezionati tramite un apposito bando, opportunamente formati e remunerati, aiuteranno i ragazzi e le ragazze più giovani nelle materie scientifiche e umanistiche.

Un’opportunità preziosa per chi è in situazione di difficoltà di apprendimento, disagio educativo, scarso rendimento scolastico, bassa partecipazione alla vita scolastica. Compiti@casa è un progetto triennale che ha l’obiettivo di innovare lo studio a distanza e sviluppare metodologie didattiche capaci di motivare e sostenere gli alunni e le alunne in difficoltà. Ideato nel 2020 dalla Fondazione De Agostini e dall’Università di Torino, per questa edizione è finanziato da Fondazione De Agostini, Fondazione Con i Bambini, Fondazione Alberto e Franca Riva, UniCredit Foundation, Fondazione Comunità Novarese. Ascoltiamo Barbara Guadagni, responsabile del progetto.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale