Satnam Singh e tutti gli altri: la lunga battaglia contro il caporalato nel nostro Paese


 

[Apertura: Questa è la voce di uno dei soccorritori in Valsugana funestata come tutta la Lombardia da violenti nubifragi che diventano vere e proprie tempeste tropicali. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 25 giugno 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di caporalato e sfruttamento dei braccianti. Il lavoratore indiano Satnam Singh si poteva salvare ma è morto dopo un incidente sul lavoro a Latina dove la stessa azienda da 5 anni era sotto inchiesta per sfruttamento di manodopera. Sabato scorso nella cittadina laziale si è svolta una manifestazione dei sindacati che da anni denunciano il sistema illegale di utilizzo della manodopera a nero soprattutto Sikh.

Il fenomeno non riguarda solo l’agro pontino ma anche la Campania dove sono 28 mila solo nel settore agricolo, irregolari e sfruttati: più colpiti gli immigrati, reclutati spesso dai connazionali, la Capitanata in Puglia e la Calabria. Alla manifestazione di sabato scorso è intervenuto anche il sociologo dell’Università Sapienza di Roma Marzo Omizzolo che per la sua attività di ricerca e informazione contro il caporalato nel Pontino ha ricevuto anche minacce. Ascoltiamolo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale