Un assegno di “esclusione”: 800mila persone senza più sostegno economico


 

Questo è il momento di un’esplosione durante gli scontri durissimi che da giorni si sono scatenati in Francia dopo l’uccisione del 17enne Nahel a Nanterre: la situazione sempre più tesa che rischia di diventare rivolta. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 3 luglio 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di povertà e disuguaglianze partendo dal nuovo decreto legge Lavoro del Governo. Si è sollevato un coro di critiche soprattutto dal mondo terzo settore che è impegnato nell’ambito delle povertà. Secondo le Acli il nuovo Assegno che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza più che di “inclusione” dovrebbe essere chiamato di “esclusione”. Infatti resterebbero senza alcun sostegno economico ben 800 mila persone. La nuova misura, secondo l’analisi fornita dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, invece di dare una svolta alle politiche di contrasto alla povertà, rendendole finalmente strutturali, porterebbe alla diminuzione delle risorse di circa 2 miliardi e il 58% delle famiglie.

Anche il Forum nazionale del Terzo settore, pur apprezzando alcuni aspetti, esprime forti critiche: “esclude dai benefici le famiglie in forte difficoltà economica che non abbiano a carico un minore, un anziano o una persona con disabilità, non considerando così altre tipologie di fragilità o i senza fissa dimora”, afferma la portavoce Vanessa Pallucchi.

Ascoltiamo ora il vicepresidente delle Acli e portavoce dell’Alleanza contro la povertà Antonio Russo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale