GRS estate del 22 luglio 2013


L’ultimo pensiero di papa Francesco prima di imbarcarsi per il Brasile per la Giornata Mondiale della gioventù, è stato per il lavoro e per i giovani.‘’Corriamo il rischio per la crisi di avere un’intera generazione che non ha avuto lavoro’’.
Due notizie dall’Italia prima di passare allo sport sociale: La vecchia stazione diventa casa per bambini malati di tumore. Avviene a Ronciglione (in provincia di Viterbo) dove una parte della ferrovia è stata assegnata all’associazione “Cuore di mamma onlus”. Nei locali vengono ospitate le famiglie provenienti dalle strutture di cura durante i cicli di terapia, e proposti soggiorni per bambini in via di guarigione
“Campo della solidarietà” a Riace, in provincia di Reggio Calabria. Andrà avanti fino al 28 luglio l’iniziativa promossa da Recosol (Rete comuni solidali) che vedrà protagonisti tanti giovani provenienti da tutta Italia.


Ed ora lo sport. Ancora morte sulle piste. Ieri è stata la volta di Andrea Antonelli, sul circuito motociclistico di Mosca trasformato in acquitrino da un nubifragio. Il motociclista Melandri denuncia gli organizzatori: quella corsa non andava fatta. Alessia Polita, la ragazza rimasta paralizzata a giugno nell’incidente di Misano, si sfoga con una lettera aperta: “Siamo carne da macello”. E il Codacons deposita oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per far aprire un’inchiesta. La Federazione internazionale, quella nazionale e lo sport business sapranno riflettere sull’accaduto?

Scandali e corruzione: la torre d’avorio dello sport è da tempo dimezzata. La Gazzetta dello Sport di domenica denuncia i ricorrenti favoritismi nella ginnastica ritmica, in occasione di competizioni internazionali mentre la rosea di oggi punta l’indice sull’ombra lunga del doping che si allunga sull’atletica.

Buone notizie dal calcio. La Figc modifica la sua normativa regolamentare facilitando, in alcuni casi, il tesseramento di calciatori stranieri dai 16 anni (in alcuni casi dai 14), privi di cittadinanza italiana. L’Uisp, insieme ad altre reti associative come “Sport alla rovescia”, sono soddisfatte delle modifiche e le considerano un primo passo in avanti verso il riconoscimento della cittadinanza sportiva. “Se lo sport è uno strumento di inclusione, come riconosciuto dalla Comunità europea e da molti stati membri, che senso ha escludere alcuni cittadini stranieri, residenti nel nostro paese?”, si chiede Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp.


Con un’intervista a Repubblica esce allo scoperto Luca Pancalli, neoassessore capitolino, alla qualità della vita, allo sport e al benessere. “Bisogna riuscire a diffondere un’idea di attività fisica che non coincida con il solo confronto agonistico”. Parole molto importanti da rappresentante delle istituzioni e da sportivo, che ci auguriamo abbiano un seguito.


Per chiudere, un libro che rilancia i pedali come filosofia della mente, di Walter Berardi, dell’Università di Siena. Il titolo è “La filosofia va in bicicletta”. Socrate, pantani e altre fughe. Berardi attraversa insieme la storia della filosofia, quella della cultura e quella del ciclismo.