La libertà che scotta


Aumentano repressioni, minacce e arresti di giornalisti. Il servizio di Fabio Piccolino.

Nel corso del 2020 almeno 387 persone che lavorano nel settore dell’informazione sono state arrestate: sono i dati del rapporto annuale di Reporter Senza Frontiere, che da 25 anni monitora lo stato della libertà di informazione nel mondo. Il paese meno sicuro per i cronisti è la Cina, che nel corso dell’anno ha condannato 117 giornalisti, seguita da Arabia Saudita, Vietnam e Siria.

Complessivamente, il numero di donne detenute è cresciuto del 35% rispetto all’ultima rilevazione, mentre sono oltre cento gli operatori dell’informazione arrestati in relazione alla copertura mediatica della crisi sanitaria tuttora in corso.  Secondo Reporter Senza Frontiere, “L’alto numero di giornalisti incarcerati in tutto il mondo riflette le attuali minacce alla libertà di stampa”.