No all’indifferenza


Lo sport americano si schiera contro le discriminazioni, a partire dal basket che ha trovato un accordo per ricominciare. Il servizio di Elena Fiorani.

Dopo aver boicottato i playoff in corso a Orlando come forma di protesta contro il razzismo della polizia e del sistema penale statunitense, i giocatori della NBA hanno accettato di riprendere a giocare, dopo che la lega di basket nordamericana ha annunciato che alcuni palazzetti verranno usati come seggi elettorali alle elezioni presidenziali del 3 novembre, in modo da allargare la possibilità di voto.

È il risultato principale ottenuto dai giocatori con la protesta attuata in un momento di grandi tensioni razziali negli Stati Uniti. I giocatori hanno ricevuto grande sostegno sui media e nel mondo dello sport e dello spettacolo, ma sono stati duramente criticati dal presidente Donald Trump. La lega di basket è la più schierata e progressista tra i grandi campionati sportivi per quanto riguarda i diritti civili degli afroamericani, che rappresentano la grande maggioranza dei giocatori.