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Il 21 marzo e quel “profumo fresco di libertà”: la voce dei familiari delle vittime innocenti di mafia

di Redazione GRS


 

Questa è la voce della campionessa del mondo di Kick Boxing Elena Pantaleo in un messaggio pubblicato dal Coni a sostegno di Libera: oggi è la Giornata nazionale della memoria delle vittime innocenti di mafia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 21 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo della Giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti di mafia. A Milano si terrà la manifestazione nazionale di Libera per un appuntamento che mette al centro proprio chi ha perso un familiare, un amico, un padre, una madre o un figlio caduti in una guerra che non gli appartiene. Lo slogan quest’anno si chiama “è possibile” e vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. La parola “possibile” deriva da “potere” e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere.

“Oggi ci troviamo su un sentiero oscuro – scrive Libera – dove talvolta non ci sono neanche le stelle a farci da guida. Sappiamo che “è possibile” superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà”. Ascoltiamo ora i familiari di alcune vittime innocenti raccolte a Milano dal nostro inviato Pierluigi Lantieri: Luigi Montana – nipote di Beppe Montana, Anna Motta – mamma di Mario Paciolla e Vincenzo Agostino – padre di Nino.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Dalla coppie omogenitoriali ai papà senza congedo: la famiglia oppressa in Italia

di Redazione GRS


 

Questo è il momento degli scontri di ieri fuori lo stadio Olimpico tra polizia e tifosi: dopo la devastazione degli ultrà dell’Eintracht a Napoli ancora nuove tensioni prima di una partita. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 20 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. 

Oggi parliamo di papà, di genitori e di figli. A Milano sabato scorso si è svolta la manifestazione ‘Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie’ promossa da I Sentinelli, associazione Famiglie Arcobaleno e CIG Arcigay per protestare contro lo stop imposto al Comune alle trascrizioni dei figli di coppie omogenitoriali.

In piazza della Scala centinaia di persone con le famiglie arcobaleno e i loro figli. Tutti hanno indossato una maglietta rosa con la scritta “È l’amore che crea una famiglia”, ma ci sono anche cartelli che recitavano, “spiegate voi a mio figlio che non sono sua madre”. Ascoltiamo Luca Paladini de I Sentinelli

Anche nelle famiglie etero la situazione non è che va tanto bene né ci sono grandi iniziative per favorire la famiglia “tradizionale” difesa dall’attuale maggioranza di governo. Infatti l’Unicef ha lanciato la nuova petizione “Io voglio esserci”, in occasione della Festa del Papà per chiedere al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, l’ampliamento dei congedi per i papà, adeguati per tempi e retribuzioni agli standard europei.

In Italia, solo nel 2022, si è arrivati a riconoscere 10 giorni di congedo obbligatorio per i padri, un periodo che non tiene conto di tutte le necessità che la nascita di un figlio comporta. Testimonial d’eccezione della campagna è Rudy Zerbi: ascoltiamo il suo appello.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

L’arte contro la guerra: a Leopoli mille artisti per la democrazia e la libertà

di Redazione GRS


 

Questa è il rumore della nave Geo Barents partita dal porto di Augusta: è l’unica nave Ong presente nel Mediterraneo per andare in soccorso ai migranti in queste settimane di sbarchi e naufragi.

L’associazione VITAUKR e l’Università Nazionale Politecnico di Leopoli con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Kyiv, delle organizzazioni Let’s Do It Italy e Let’s Do It Ukraine, in collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee organizza un importante evento internazionale d’arte contemporanea a LEOPOLI in occasione dell’anniversario tragico dell’inizio dell’invasione russa in Ucraina ART WINS the WAR.

In esposizione 96 opere dei 66 artisti italiani e internazionali, ed è solo l’inizio: l’idea è quella di far esporre le opere d’arte degli artisti di tutti gli stati europei in un luogo da adibire a capitale dell’arte mondiale. Almeno mille artisti in rappresentanza di tutti gli stati d’Europa esporranno le loro opere sul tema della democrazia è della libertà dopo la vittoria Ucraina.  La mostra si svolge presso l’Università di Lviv “Lviv Polytechnic National University” con il coinvolgimento diretto degli studenti universitari come diretti interessati che hanno in mano il futuro del proprio paese.

Pittori, scultori e fotografi potranno, attraverso il loro linguaggio estetico, contribuire alla battaglia in difesa dell’Ucraina.  Ascoltiamo il presidente di Let’s do it Vincenzo Capasso che in questi giorni è andato a Leopoli.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale