Podcast

Calcio business e pezzi di Ultras: ad uso e consumo del disordine organizzato

di Redazione GRS


 

Questa è la voce dell’attivista iraniana Sepideh Qolian che dopo 4 anni e 7 mesi di prigione, appena uscita dal carcere grida “Evil Khamenei, ti seppelliremo!”.

Oggi parliamo dei fatti di ieri a Napoli prima e dopo la gara di Champions League. Scontri, giornalisti aggrediti, bar distrutti, auto della polizia incendiate, caos nel centro storico e città coinvolta in una guerriglia senza senso. Era iniziata male la faccenda della trasferta vietata ai tifosi dell’Eintracht ed è finita peggio. Centinaia di persone che senza biglietto raggiungono una città sapendo di non poter entrare allo stadio e con l’unico obiettivo di generare caos. Riviviamo quei momenti con le voci terrorizzate di cittadini che erano presenti.

Ci sono alcune domande da porre. Come è stato possibile tutto questo? Quali sono le responsabilità dell’ordine pubblico che probabilmente non doveva nemmeno far mettere piede su suolo italiano questi personaggi? È possibile dopo informative della digos poter consentire a un gruppo di sedicenti tifosi senza biglietto di girare per una città, ancora una volta dopo i fatti di Roma nel 2018?

Il calcio business che porterà in Arabia Saudita la Supercoppa italiana nel nome dei petrodollari riesce a utilizzare a proprio uso e consumo pezzi del mondo ultras. Alcuni etichettati di sinistra, altri destra ma in entrambi i casi sembrano soprattutto rispondere esattamente ad obiettivi che risiedono in altri luoghi per un calcio sempre più industria e sempre meno passione. Ah, poi sul campo c’è stata anche la partita con la vittoria del Napoli ma resta sullo sfondo nella giornata di ieri perché fino a tarda serata ci sono state tensioni e lacrimogeni, dove a comandare era altro e non si sa se qualcuno pagherà per questo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Figli coppie Lgbt, il caso di Milano: le associazioni protestano contro il governo

di Redazione GRS


 

Questa è la voce del capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo che in un video chiede ai suoi tifosi di non cadere in provocazioni per la partita di Champions stasera: ci sono molti allarmi di possibili scontri degli ultrà tedeschi.

Oggi parliamo delle persone Lgbt e del diritto delle coppie omosessuali ad avere figli. A Milano è esploso il caso e la protesta dopo che il Comune di Milano ha interrotto le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia. La sospensione delle registrazioni arriva dopo una circolare del Prefetto di Milano che, secondo quanto si apprende, a sua volta ha interpellato il ministero dell’Interno.

La prefettura, per chiedere l’interruzione delle trascrizioni, ha fatto riferimento alla legge 40 del 2004, quella sulla procreazione medicalmente assistita, consentita solo a coppie formate da persone di sesso diverso. Una legge che vieta anche la maternità surrogata. Di fronte a questa circolare, il sindaco Sala non ha potuto fare altro che sospendere le registrazioni. Lo stesso sindaco di Milano si è dichiarato contrario a questa decisione del governo e protestano le associazioni a partire da Arcigay. Ascoltiamo il segretario generale Gabriele Piazzoni.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Al Mercadante di Napoli “La buvette di Eva”: un caffè contro la violenza di genere

di Redazione GRS


 

 

Questa è la voce del Papa su uno dei tanti temi che in questi 10 anni di pontificato ha diffuso al mondo intero: ieri il decennale dalla sua elezione al soglio pontificio.

Oggi parliamo di disuguaglianza di genere. L’occasione non è solo l’8 marzo o questo mese dove ci sono tante iniziative dedicate alle donne ma arriva da una buvette speciale di un teatro a Napoli. È la buvette di Eva al Mercadante, teatro nella centralissima piazza Municipio, affidata alla cooperativa sociale Eva che da anni è impegnata nei centri antiviolenza e gestisce il bene confiscato alle mafie Casa Lorena dove con le Ghiottonerie fanno inclusione lavorativa.

Ieri si è tenuto il secondo dei 4 incontri promossi proprio dalla buvette di Eva dove si è parlato di disuguaglianza di genere a partire dal libro “Non è un destino” di Lella Palladino.

Ascoltiamo la presidente di cooperativa Eva Daniela Santarpia e la presidente di associazione Differenza Donna Elisa Ercoli.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale