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Migranti, la strage di Cutro: “urla e morte un monito per chi ha il cuore sordo”

di Redazione GRS


 

Questo è il momento in cui i tifosi della squadra turca del Besiktas hanno lanciato in campo pupazzi e giocattoli da donare ai bambini colpiti nella regione del terremoto del 6 febbraio.

Oggi parliamo della strage di migranti tra cui tanti bambini nel naufragio di Cutro a Crotone: il bilancio è di 63 vittime recuperate. Ieri è stato il giorno delle polemiche e dello scontro. Secondo Marco Bertotto – direttore programmi Medici senza frontiere Italia “le prime dichiarazioni del governo italiano sono poco più di un triste scaricabarile, l’ennesimo schiaffo sul volto delle vittime e dei sopravvissuti di questa e altre tragedie. Sono il tragico danno collaterale di politiche – italiane ed europee – di protezione dei confini e riduzione dei canali regolari di accesso. Impossibile evitarle senza ripristinare un sistema istituzionale di soccorso in mare”.

Ad alzare la tensione sono la minaccia di querela a Orlando Amodeo, medico soccorritore, dopo il video in cui attacca chi parla di “carico residuale”. E poi le stesse parole del ministro dell’Interno Piantedosi che ora ascoltiamo.

Di fronte a queste parole che hanno lasciato basiti operatori, volontari e tante associazioni si contrappongono altre parole, quelle scritte sui bigliettini di mazzi di fiori che tanti calabresi hanno lasciato sulla spiaggia. Uno di questi recita: “che le vostre urla e la vostra morte sia un monito per chi ha il cuore sordo”.

Salute e sanità in Terra dei Fuochi: il grido di allarme dei pazienti oncologici

di Redazione GRS


 

Questa è la voce rotta dal pianto di Orlando Amodeo, ex dirigente polizia, oggi volontario della Croce Rossa davanti alla spiaggia di Cutro dove ieri si è verificata l’ennesima strage di migranti.

Oggi andiamo in Campania e parliamo di salute e sanità nella Terra dei Fuochi. La questione ambiente e salute in quei territori è tornata a non essere al centro dell’attenzione politica e mediatica ma sabato scorso nella Chiesta di San Pasquale a Marcianise associazioni e comitati hanno tenuto un convegno con medici ed esperti internazionali.

A lanciare un grido d’allarme sono i pazienti oncologici che denunciano le difficoltà di cure pubbliche in quella regione. Ascoltiamo Teresa Tartaglione che insieme ad altri pazienti ha raccolto decine di migliaia di firme in una petizione popolare e padre Maurizio Patriciello.

La prevenzione è l’anello debole oltre alla gestione pubblica per esami e diagnosi. Il registro tumori è fermo al palo e non aggiornato. Ascoltiamo Luigi Costanzo – medico di medicina generale e Isde Medici per l’ambiente – e Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Filadelfia.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Ucraina, un anno di guerra: civili in fuga e uccisi nel “nuovo” mondo “bipolare”

di Redazione GRS


 

Questo è il suono delle mitragliatrici in Ucraina: a un anno esatto dal conflitto le armi sono le uniche protagoniste di una guerra poco lontano da casa.

Oggi parliamo della guerra in Ucraina dopo 365 giorni di conflitto da quel 24 febbraio del 2022 quando all’alba le edizioni speciali e le breaking news mostravano i bombardamenti fino a Kiev. Dopo un anno sul terreno ci sono vittime, feriti, profughi e disperazione.

La guerra in Ucraina sta avendo un impatto drammatico sulla vita e sul futuro dei 7,8 milioni di bambini del paese: di questi 3,4 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria nel paese e 3,9 milioni hanno bisogno di aiuto nei paesi che li ospitano come rifugiati. Dal 24 febbraio al 2022 al 15 febbraio 2023 le vittime civili della guerra in Ucraina sono state circa 21.293.

Le armi esplosive sono responsabile del 90% delle vittime civili.  Sono i dati raccolti dall’Associazione nazionale vittime civili di guerra. Poi ci sono i 5 milioni di sfollati interni, gli 8 in altri paesi del mondo e 9.6 milioni di persone presenta sintomi da stress post traumatico e necessita di supporto medico qualificato.

Domani decine di piazze in Italia saranno teatro di manifestazioni e sit in per chiedere che si aprano negoziati di pace e cessino i combattimenti. Per capire invece sullo scacchiere geopolitico internazionale questo anno di conflitto ascoltiamo il giornalista Alessio Postiglione, autore del libro “Calcio e geopolitica” edizioni Mondo nuovo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale