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Non è l’opinione pubblica a far migrare migliaia di persone ma guerra e povertà

di Redazione GRS


 

Questo è il suono degli scontri in una Francia in fiamme per lo sciopero a oltranza contro la riforma delle pensioni: qui gli ambientalisti hanno battagliato contro la polizia davanti al cantiere di nuovo bacino idrico in difesa dell’acqua pubblica. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 27 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi torniamo a parlare di migranti, di naufragi e delle parole del ministro Piantedosi. È scontro tra le Ong e la Guardia Costiera italiana ma soprattutto con il governo. La nave Louise Michel finanziata dall’artista Banksy è in stato di fermo a Lampedusa perché secondo la Guardia costiera contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendosi invece verso altri tre barconi. La risposta di Sos Mediterranee non si fa attendere: “Prima eravamo gli angeli del mare, ora siamo i pirati o i collusi con i trafficanti di esseri umani. E’ molto curioso dire ora che si sovraccaricano le linee telefoniche del Centro nazionale di coordinamento dei soccorsi quando invece nel 2015 queste stesse chiamate venivano apertamente lodate”.

In mezzo ci sono i morti. Recuperato il 91° cadavere della strage di Cutro, 29 sono i migranti morti a largo della Tunisia, 8 nelle acque Sar di Malta. Secondo il ministro Piantedosi “C’è anche il fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno”. Parole che arrivano dopo quelle su Cutro e molto contestate, su cui c’è da riflettere perché solo poco mesi fa una schiacciante maggioranza di destra ha vinto le elezioni e ora governa.

E proprio dopo le parole del ministro dell’Interno è intervenuto Andrea Morniroli, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Educare, non punire: l’inutile detenzione in carcere per le persone con dipendenza

di Redazione GRS


 

 

Questo il ricordo del portale fuoriluogo.it per lo psichiatra Franco Rotelli, protagonista della riforma psichiatrica insieme a Franco Basaglia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 24 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di droghe e carcere. In merito al dibattito di questi giorni il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la più ampia rete di comunità di accoglienza italiana, è intervenuta con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per ribadire la necessità di facilitare percorsi alternativi per l’uscita dal carcere, in particolare per le persone con problemi di dipendenza, ma per sottolineare con forza che le comunità non vanno pensate come surrogati degli istituti di pena né come carceri private.

Per il Cnca “l’inutilità della detenzione per le persone con dipendenze è dimostrata dai dati e dall’esperienza diretta che le comunità vivono nell’accompagnamento di migliaia di cittadini in percorsi di cura che nascono da una scelta consapevole e responsabile. Scelta che in condizioni di detenzione è impedita nei fatti. la detenzione non è lo strumento per facilitare la cura e il percorso di riabilitazione che non può prescindere dal rapporto con il territorio, dalla possibilità di relazioni sociali e di inserimento lavorativo”. Ora ascoltiamo la presidente nazionale Cnca Caterina Pozzi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale