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L’Italia del gender gap: così le donne giovani sono a rischio povertà

di Redazione GRS


 

La voce di Luciano Spalletti in conferenza stampa sabato scorso: anche dal mondo del calcio giunge un gesto per le donne iraniane in rivolta.

Oggi parliamo di donne e nello specifico di gender gap su salario e reddito. Nello scorso weekend ad Assisi si è tenuto il 54° Incontro nazionale di Studi, dedicato al tema “Dignità e Lavoro: vie per la Speranza”. In questa 3 giorni è stata presentata la ricerca realizzata dall’Istituto di Ricerca IREF-Acli sulla disparità di genere e salariale che ha certificato come le donne giovani siano quelle più a rischio povertà.

“Più della metà delle donne under 35 raggiunge al massimo i 15.000 euro di reddito complessivo annuo, contro il 32,5% dei coetanei maschi”. La ricerca ha beneficiato della possibilità di accedere alle banche dati del Caf e del Patronato Acli, che ogni anno incontrano centinaia di migliaia di persone, garantendo loro servizi fondamentali. Nel 2021, presso il Patronato Acli le pratiche aperte per il reddito di cittadinanza sono state per il 57,5% femminili, 54% quelle per il reddito di emergenza. Un ulteriore indicatore di fragilità delle donne nel mercato del lavoro è rappresentato dalle pratiche per la Naspi, che sono state per il 61,3% femminili nel 2021.

Ascoltiamo sui temi dell’incontro nazionali alcuni passaggi degli interventi di Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum terzo settore, e di Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli.

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Le domande senza risposta e la verità che si attende su Hasib Omerovic

di Redazione GRS


 

La voce di Fatima, la madre di Hasib Omerovic: il 36enne volato dalla finestra di casa sua a Roma durante un controllo di polizia.

Oggi torniamo sul caso di Hasib Omerovic, il 36enne rom che il 25 luglio scorso è volato dalla finestra di casa durante un controllo di polizia. Oggi Hasib è uscito dal coma ma è ancora in gravi condizioni.

Ieri alla Camera dei deputati si è tenuta un conferenza stampa dove gli avvocati hanno sottolineato due anomalie: “sui vestiti di Hasib, ci poniamo un interrogativo, perché quelli consegnati alla famiglia non sono gli stessi che indossava quando è caduto dalla finestra”, spiega l’avvocato. Nella ricostruzione dei fatti manca anche un altro passaggio: chi ha scattato quella foto di Hasib in terra?

L’obiettivo della famiglia sostenuta dall’associazione 21 luglio insieme ai legali e al parlamentare Riccardo Magi è quello di tenere alta l’attenzione pubblica con il ruolo positivo della stampa e la celerità con cui la Procura sta conducendo l’indagine. Ricordiamo che sono indagate delle persone ma non se ne conosce il numero e ancora il ministero dell’Interno non risponde. Ascoltiamo Carlo Stasolla della 21 luglio.

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Lo studio, morti per cancro e inquinamento: uno stile di vita sano non basta

di Redazione GRS


 

Le voci delle piazze del Fridays for future che sono tornati a manifestare in tutto il mondo al grido “prima le persone, stop al profitto”.

Oggi parliamo di ambiente e salute. E nello specifico di uno studio che certifica una relazione tra mortalità per cancro e l’inquinamento anche in presenza di un sano stile di vita. Lo studio è firmato da ricercatori dell’ Università di Bologna, del  Cnr, Istituto per la BioEconomia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Tomsk State University, Russia e Infn, Sezione di Bari.

Nel paper pubblicato in open access sulla rivista Science of the Total Environment dimostra che si muore di tumore ‘soprattutto dove l’inquinamento ambientale è più elevato, anche se si tratta di zone in cui le abitudini di vita sono in genere più sane’ mentre negli ultimi decenni di ricerca sul cancro, lo stile di vita e fattori casuali o genetici sono stati indicati come cause principali nello sviluppo dei tumori.

Di fronte a questa correlazione scientifica non potevamo non sentire il professore Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Filadelfia – professore Università di Siena, coordina il gruppo programma ambiente e salute Pnrr per il Ministero della Salute, che negli ultimi 15 anni e ancor prima con suo padre Giovan Giacomo sono stati pionieri del legame tra ambiente e salute con il Collegium Ramazzini. In particolare Antonio Giordano ha portato avanti ricerca nella Terra dei fuochi con pubblicazioni e libri fino all’ultimo studio Veritas. Ascoltiamolo.

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