Podcast
Ad alta velocità: che possa correre un treno rosso di passione contro ogni violenza – 25/11/2019
25 Novembre 2019
Ogni giorno sulla Napoli-Roma saliamo su un treno che si chiama freccia rossa. Proprio su uno di questi treni un uomo ha aggredito a coltellate la sua ex. Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In Italia viene uccisa una donna ogni 3 giorni, sabato scorso in migliaia erano in piazza.
Cosa succede ad Hong Kong
22 Novembre 2019Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.
Un movimento di protesta che va avanti da diversi mesi, le rivendicazioni dei manifestanti, la repressione delle forze dell’ordine, la violenza crescente degli scontri di piazza.
La situazione di Hong Kong è sempre più esplosiva. Ma cosa sta succedendo nella ex colonia britannica? Continua a leggere
Edizione del 22/11/2019
22 Novembre 2019Senti dove suona #1
21 Novembre 2019
Scoperte musicali in giro per il mondo, in collaborazione con Radio Elettrica.
Fabio Piccolino ci porta alla scoperta della migliore musica che proviene dai cinque continenti.
Questa settimana viaggio in Giappone, Argentina e Portogallo con la musica di Kikagaku Moyo, Juana Molina e Galo Cant’Às Duas.
Edizione del 21/11/2019
21 Novembre 2019Ad alta velocità: quando un treno è la metafora del Paese – 21/11/2019
21 Novembre 2019
Chi sale ogni giorno su un treno sa di cosa parlo. Quella voce elettronica che ripete quotidianamente due cose: “guasto tecnico” e “ci scusiamo per il disagio”. Un freccia rossa in perfetto orario che si ferma 20 minuti davanti la stazione e accumula ritardo, la linea ferroviaria che salta un giorno sì e l’altro pure spesso nella stessa tratta. Continua a leggere
Edizione del 20/11/2019
20 Novembre 2019Ad alta velocità: i giovani europei non vogliono più il treno del capitalismo – 20/11/2019
20 Novembre 2019
La pioggia dà una tregua tra i binari e le stazioni. Tute e zainetti si incrociano con facce assonnate e corse frenetiche per saltare sul primo treno. La generazione del duemila corre, viaggia, emigra intorno al continente. Sono delusi e arrabbiati i giovani europei, lo dice un sondaggio Swg.
Vogliono un cambiamento radicale, soprattutto economico e sono affascinati da un pericolo totalitario. Non si fidano né approvano il modello capitalista. Dal nostro Paese alla Francia, dalla Germania alla Polonia l’Europa scoppia e il consenso verso imprenditori e capitalismo è ai minimi storici.
Serve un nuovo treno, meno veloce, che porti nella stazione giusta: quella di una nuova civiltà più equa e solidale, aperta a un mondo senza muri.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale