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Grsweek 16-17 settembre – Sport sociale: avanti tutta

di Redazione GRS


 

La riforma del terzo settore apre nuovi scenari e anche l’associazionismo di promozione sportiva si interroga sugli effetti della nuova normativa. Intravede potenzialitá, ma anche un rischio. Ovvero che lo sport sociale non venga intercettato come merita dalla riforma, che subisca una sorta di pregiudizio dettato da un’idea convenzionale di sport olimpico, orientato alla ricerca del risultato o alla selezione dei talenti. In particolare, le previsioni del Codice del Terzo settore potrebbero spingere il mondo dell’associazionismo sportivo fuori dal Terzo settore. Ma negli anni si é fatta strada una nuova idea di sport che ne applica, nella pratica quotidiana, il suo valore sociale. Di che si tratta? Risponde Stefano Gobbi, coordinatore della Consulta “Cultura, Sport, Turismo, Benessere” del Forum del terzo settore.

Sport sociale, che cosa significa? Un esempio é Matti per il calcio, la Rassegna dei Centri di salute mentale che si terrá a Montecatini da giovedì della prossima settimana. Ne illustra il valore sociale Roberto Manfedi, operatore dell’Asd Insieme per sport di Genova

Ecco allora che balza agli occhi il problema. il Forum del terzo settore, insieme alle associazioni di sport sociale e per tutti che ne fanno parte, che rappresentano un totale di 50mila associazioni e 7 milioni di praticanti lo hanno posto al ministro Lotti, in un incontro che si é svolto all’inizio della settimana a Milano. Ascoltiamo ancora stefano gobbi.

Il ministro Lotti ha dato piena disponibilità a collaborare in un’azione concertata e diretta con il Forum Terzo Settore e le sue rappresentanze tecnico-legislative sportive, convinto del reale valore sociale dello sport. Lo sport rappresenta una frontiera di impegno sociale fondamentale, in grado di promuovere benessere per tutti, ad ogni età ed in ogni fase del ciclo di vita della persona.