Archivio Elena Fiorani

Bicincittà Uisp 2016: domenica 8 maggio si pedala in 84 città

di Elena Fiorani


Locandina_bicincitta_small2016E’ di nuovo al via Bicincittà Uisp 2016 che domenica 8 maggio animerà 84 città italiane e tra maggio e giugno coinvolgerà altri 36 Comuni. Complessivamente saranno 120 le città sede della manifestazione che farà pedalare 40.000 ciclisti di tutte le età. Ognuno su due ruote nelle strade e nelle piazze di tutta la penisola, per chiedere aria pulita e città più vivibili.

Inoltre quest’anno, per la XXXI edizione della manifestazione, Uisp sarà al fianco di Amnesty International Italia: ogni partecipante è invitato a mostrare un nastro giallo dedicato alla campagna #Veritàpergiulioregeni, che chiede alle autorità egiziane di fornire la verità sulla morte al Cairo del giovane ricercatore italiano.

“Dedichiamo Bicincittà 2016 al tema dei diritti, della vivibilità e della libertà di muoversi – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – questa grande manifestazione nazionale Uisp ha l’obiettivo di coinvolgere interi nuclei familiari, dai bambini agli anziani, offrendo la possibilità di promuovere, anche all’interno del mondo dello sport, procedure di sensibilizzazione ambientale e atti concreti d’impegno”

Con Bicincittà l’Uisp mette al centro dell’attenzione pubblica e delle istituzioni il tema della sicurezza stradale, chiedendo la realizzazione di piste ciclabili e di scegliere la bici come mezzo di trasporto ecologico e sostenibile. Domenica 8 maggio l’Uisp porterà nelle strade e nelle piazze di tutta Italia la voce di chi vuole utilizzare le due ruote in sicurezza, attraverso percorsi protetti.

Bicincittà è un Giro d’Italia su due ruote attraverso piccoli e grandi Comuni, dal nord al sud ovvero da Aosta a Reggio Calabria. A Pisa sono attese circa 600 persone tra piccoli e grandi, chi non ha la bici potrà rivolgersi all’Ospedale delle biciclette, progetto dell’associazione Alice, che lavora sul reinserimento sociale di persone con dipendenze. Ad Ancona in programma passeggiata di 10 Km dedicata alle famiglie, il ricavato verrà devoluto ad Adisco, associazione donatrici sangue del cordone ombelicale. Arezzo propone Bicincittà gemellata con Bimbinbici, per una città sicura, solidale, accogliente, dove i bambini si possono muovere in autonomia. A Caserta lo slogan sarà “La bici al centro” per denunciare la mancanza di piste ciclabili. A Matera si parte da Piazza Vittorio Veneto, saranno coinvolti in attività sportive ragazzi richiedenti asilo presenti nei centri SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e M.S.N.A.R.A. (Minori Stranieri Non Accompagnati Richiedenti Asilo) della Basilicata. A Campobasso e Messina si partirà dalle ville comunali. A Pescara è attesa una grande partecipazione di scolaresche e di giovani, cosi come a Sassari dove è prevista anche la partecipazione su pattini e monopattini.

“Il CalciaStorie” Uisp: l’evento finale

di Elena Fiorani


imagesSi concluderà mercoledì 27 gennaio a Milano il viaggio attraverso l’Italia de “Il CalciaStorie”, progetto nazionale lanciato da Lega Serie A e Uisp per diffondere tra i giovani la cultura dell’integrazione e della tolleranza attraverso il calcio.
Appuntamento alle ore 11 nella sede della Lega nazionale professionisti di serie A in via Ippolito Rosellini 4, Milano.
Protagonisti saranno i ragazzi e le ragazze delle scuole medie superiori di 15 città italiane che nel corso della passata stagione calcistica hanno realizzato video, interviste e articoli su calciatori che hanno vissuto esperienze di discriminazione e di integrazione. Durante l’incontro verranno presentati i vari lavori realizzati. L’obiettivo del progetto è stato quello di promuovere tra i giovani i valori dell’intercultura e il contrasto ad ogni forma di discriminazione.

Insieme a loro interverranno Marco Brunelli, direttore generale Lega serie A, Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp e Matteo Marani, giornalista sportivo.

“Il CalciaStorie: storie di integrazione dal profondo del calcio”, è promosso da Lega Serie A, Unione Italiana Sport Per Tutti (Uisp), Associazione Italiana Calciatori (Aic), SKY, Telecom e Panini, con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e coinvolgerà tutte le 15 città italiane, sedi dei club della Serie A TIM. Per la realizzazione del progetto saranno utilizzati i fondi derivanti dalle sanzioni irrogate dal giudice sportivo durante il campionato di Serie A TIM.

Il benessere del cavallo corre su gomma riciclata

di Elena Fiorani


eqester2Un progetto di ricerca dell’Università di Perugia per testare la riduzione degli infortuni agli arti del cavallo e la minor incidenza di patologie respiratorie grazie all’uso di pavimenti in gomma riciclata. Due problematiche molto frequenti nel mondo equestre che costituiscono un aspetto fondamentale sia per la salute dell’animale che per la gestione complessiva dei centri ippici.

Il progetto di ricerca nasce all’interno della partnership tra Ecopneus, la società senza scopo di lucro tra i principali responsabili della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia e Uisp, con l’obiettivo di promuovere il massimo utilizzo della gomma da riciclo nell’impiantistica sportiva. Ultimo esempio quello di Todi, dove a settembre 2015 è stato inaugurato il primo centro ippico in Italia completamente riqualificato con la gomma da riciclo, una soluzione già diffusa in Europa e che in Italia sta trovando sempre più conferme.

All’interno dei box e nei camminamenti del centro perugino, sopra i tradizionali pavimenti in calcestruzzo sono state posate delle piastre di grandi dimensioni in gomma riciclata, mentre nell’area esterna per lo “sgambamento” dei cavalli alla sola sabbia è stata sostituita una miscela di sabbia e granulo di gomma riciclata. Una delle patologie respiratorie più frequenti nel cavallo è, infatti, l’insorgenza di problematiche connesse alla silicosi, dovute all’inspirazione delle micro-polveri di sabbia che si sollevano durante l’attività nei campi all’aperto.

“La nostra equipe di ricercatori – ha dichiarato Francesco Porciello, docente ordinario dell’Università di Perugia-Dipartimento di Medicina Veterinaria e a capo della ricerca – ha completato il primo protocollo sulla metodologia di studio per quanto riguarda l’apparato respiratorio del cavallo; studio che partirà entro l’anno e si concluderà nel 2016. Successivamente verrà preparato il protocollo di studio per testare i benefici dei pavimenti in gomma riciclata sugli arti del cavallo, che punterà a dimostrare la riduzione delle lesioni ad articolazioni, tendini e piedi grazie all’uso di queste superfici ad elevato confort”.

“Ogni anno gestiamo raccolta e recupero di circa 250.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, l’equivalente in peso di 27 milioni di pneumatici da autovettura”, ha dichiarato Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus. “Parallelamente siamo fortemente impegnati per sviluppare nuovi mercati per la gomma riciclata e consolidare quelli esistenti, come nel settore equestre, dove il vero beneficio è mettere a disposizione un materiale pregiato che in questo contesto genera notevoli vantaggi. Il settore dello sport ad oggi assorbe oltre il 40% della gomma riciclata della filiera Ecopneus”.

“Per le attività equestri Uisp è un grosso risultato – dice Fabrizio Forsoni, presidente Lega attività equestri Uisp – il centro ippico Tashunka di Vasciano, che Uisp ed Ecopneus hanno inaugurato il 30 settembre scorso, è il primo centro in Italia riqualificato con questi materiali, quindi per noi una grande soddisfazione. Da sempre siamo attenti al benessere del cavallo e questo impianto valorizza proprio questo tema, mettendolo al centro”.

Le prime impressioni raccolte da addetti del settore, fantini e gestori sembrano già confermare quanto si attende. Con le miscele di sabbia e granulo la diminuzione della dispersione di polveri nell’aria è evidente tanto che il campo non necessita neanche di essere bagnato, mentre per le piastre in gomma è il cavallo stesso a preferire questa superficie alle altre tradizionali, in virtù del maggior confort.

Aspetto, quest’ultimo, confermato anche dalla stessa Università di Perugia che ha deciso di adottare queste pavimentazioni per i propri box della terapia intensiva. “I cavalli che stazionano in terapia intensiva devono passare molto tempo in decubito, quindi una superficie confortevole è sicuramente un notevole plus, che favorisce il benessere dell’animale e facilita la riabilitazione – ha continuato Porciello – Con queste pavimentazioni, inoltre, si riduce il rischio di pericolosi scivolamenti, il materiale da lettiera viene quasi totalmente eliminato, facilitando decisamente le operazioni di pulizia dei box e aumentando l’igiene e la salubrità degli ambienti, un aspetto di primaria importanza in ogni circostanza e in particolar modo in questo contesto”.

 

L’Uisp in Assemblea nazionale a Montesilvano (Pe) da venerdì 23 ottobre

di Elena Fiorani


Schermata-1La nuova dimensione dello sport passa per l’Assemblea congressuale nazionale Uisp, in programma a Montesilvano (Pescara) da venerdì 23 a domenica 25 ottobre. “Un appuntamento nazionale nel quale chiameremo a raccolta circa quattrocento dirigenti Uisp del territorio e chiederemo alle istituzioni politiche e sportive di riconoscere il valore sociale dello sport – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – Ci confronteremo con le Regioni e con i Comuni, con il Coni e con il terzo settore per nuove politiche pubbliche nello sport e nel welfare. C’è bisogno di una nuova cultura sportiva nel nostro Paese e c’è bisogno di trasparenza, tracciabilità e verifiche nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Anche nello sport”.

Ci saranno due tavole rotonde che caratterizzeranno l’Assemblea nazionale Uisp, dedicate alle innovazioni legislative italiane in proiezione europea e alle politiche sportive delle Regioni.
La prima si terrà venerdì 23 ottobre, dalle 15.30 alle 17 su “La nuova dimensione dello sport: #Liberidimuoversi in Italia e in Europa”. E’ prevista la partecipazione di Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni; Filippo Fossati, parlamentare Pd e presidente Isca Europe; Roberto Pella, vicepresidente Anci-Associazione Italiana dei Comuni d’Italia e presidente della Confederazione dei piccoli Comuni e delle municipalità europee; Pietro Barbieri, portavoce Forum terzo settore; Jacob Schouenborg, segretario generale Isca-International Sport and Culture Association. Coordina: Katia Serra, opinionista televisiva, ex azzurra di calcio e dirigente Aic.

La seconda tavola rotonda è prevista sabato 24 ottobre, dalle 15.30 alle 17, su “La nuova dimensione dello sport: le politiche delle Regioni”. Interverranno: Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna; Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche; Giovanni Lolli, vicepresidente Regione Abruzzo; Raffaele Piemontese, assessore sport per tutti e bilancio Regione Puglia; Luca Di Bartolomei, giornalista e responsabile sport Pd. Coordina: Carlo Paris, direttore di Rai Sport.

Il presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco aprirà i lavori venerdì 23 ottobre alle 15 con una relazione dal titolo “Liberi di muoversi”, che illustrerà il percorso dell’associazione in questi ultimi due anni e traccerà le prospettive future. Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp, interverrà sabato 24 ottobre alle ore 10 su “Sostenibilità delle risorse e riforma organizzativa”.

Nell’ambito dei lavori assembleari, venerdì 23 ottobre alle 17.30, uno spazio particolare verrà dedicato a “Le politiche dell’Uisp, tra cambiamento sociale e istituzionale”, con gli interventi di Maria Donata Giaimo, dirigente servizio prevenzione, sanità e sicurezza alimentare della Regione Umbria; Toni Federico, coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile; Mauro Valeri, sociologo e funzionario Unar-Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.

Nel corso dell’Assemblea nazionale Uisp sono previste alcune dediche speciali, concentrate nella giornata di sabato 24 ottobre: il flash mob dedicato alla Conferenza sul clima di Parigi-Cop 21, del quale l’Uisp è promotrice insieme ad altre associazioni italiane (ore 11); la proiezione del video “Le ragazze del ’43 e la bicicletta”, realizzato da Uisp e Udi e dedicato al 70° della Liberazione (ore 19.30); il primo Memorial Oddone Giovanetti di ginnastiche Uisp dedicato ad uno dei padri fondatori dell’associazione, scomparso lo scorso agosto.

 

Giovani profughi non possono giocare a calcio

di Elena Fiorani


liberiNel giorno in cui l’Uisp e lo sport sociale si mobilitano di fronte a Montecitorio per il diritto al “movimento” di profughi e richiedenti asilo, il sindaco leghista di Mortara, in provincia di Pavia, vieta a ragazzi profughi, affidati ad una cooperativa sociale, di giocare a pallone nei campi del suo comune. Dice che gli sembra uno sgarbo alle famiglie che portano i loro ragazzi a calcio perché sono persone dallo status ‘ibrido’. Il caso è diventato nazionale.

“E’ vergognoso che rappresentanti delle istituzioni si abbandonino a gesti di intolleranza razzista di tale portata – dicono Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp e Geraldina Contristano, presidente Uisp Pavia – l’Uisp chiede di sbloccare la legge sulla cittadinanza sportiva, col riconoscimento dello ius soli, attualmente ferma in Senato e chiede di gestire lo Sprar insieme ai Comuni e all’Anci, ovvero il Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati”.

In questo momento di crisi umanitaria internazionale, l’Uisp ribadisce il proprio impegno sia a livello territoriale, sia nazionale per promuovere iniziative di solidarietà e accoglienza in ambito sportivo. Così come avviene già in molte città e a Voghera, in provincia di Pavia, a pochi chilometri dal Comune di Mortara: “Dall’anno scorso abbiamo adottato la squadra ‘Piroga’ composta da rifugiati e richiedenti asilo di alcuni paesi centroafricani – dice Gianni Tempesta, Uisp Voghera – Abbiamo organizzato molte attività legate ai Mondiali Antirazzisti , abbiamo dato loro la tessera Uisp gratuitamente. Questi ragazzi si allenano in un campetto comunale che loro stessi hanno provveduto a ristrutturare: noi dell’Uisp li sosteniamo fornendo loro arbitri e raccolte fondi, con la campagna Adotta un atleta”.

“Dove può arrivare la crudeltà di certa politica?”, si chiedono i deputati Pd Filippo Fossati e Chiara Scuvera di fronte alla vicenda del sindaco di Mortara. “Oggi abbiamo presentato una proposta di legge perché le persone, i rifugiati protetti dall’asilo possano accedere senza vincoli di sorta ad ogni tipo di attività sportiva sul territorio nazionale”.

Concludono Fossati e Scuvera: “Niente potrà far dimenticare però quell’umiliazione ai ragazzi e faremo tutto quello che serve perché il diritto al gioco e allo sport sia affermato per tutti, soprattutto per i minori di ogni provenienza. Che in realtà uno status ce l’hanno ed è prezioso: persona umana”.

Le abilità dello sport

di Elena Fiorani


Logo Abilità1“Le abilità dello sport” è il titolo del progetto realizzato dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti dall’inizio di gennaio sino alla fine di luglio 2015. Il progetto si è articolato su tutto il territorio nazionale: sedi di attività sono stati i comitati regionali e territoriali Uisp. Nello specifico le 10 regioni “laboratorio” sono state: Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige.
Le 19 regioni che diffonderanno la buona pratica attraverso azioni di comunicazione ed eventi dedicati sono: Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Trentino Alto Adige.

Il progetto ha sperimentato un coinvolgimento di persone con disabilità in attività sportive in cui si cimentano insieme ai cosiddetti normodotati. Il senso profondo del progetto è stato esattamente quello di superare il concetto pietistico dell’attività adattata per i disabili per spostare l’asse dell’intervento su un terreno in cui la persona con disabilità assume responsabilità e posizioni trainanti nel gruppo.
Le attività progettuali si sono articolate in laboratori sperimentali incentrati sulle pratiche sportive invernali (sci alpino, sci di fondo, escursioni con ciaspole, sleddog, escursionismo, trekking alpino) e finalizzati all’empowerment dei partecipanti e alla capacità di sviluppare attitudini di intervento in team building. Nelle attività sportive invernali, ogni precondizione può determinare abilità e disabilità, per questo variando la condizione, le stesse persone possono essere abili o meno: è questa la base sulla quale si è deciso di sperimentare il gruppo misto, composto da abili e disabili.
Le attività in ambiente naturale, per la caratteristica di svolgersi su un terreno d’azione vario, imprevedibile e spesse volte insidioso, fortemente caratterizzato dalle stagioni e dalle condizioni climatiche, in un contesto spesso psicologicamente difficile, rappresentano un terreno valido dove la diversità tra abile e disabile può azzerarsi e le abilità di un disabile possono essere determinanti nella dinamica del gruppo (la motivazione, che nello sport può costituire un fattore determinante). La metodologia che è stata applicata è quella della “narrazione autobiografica”, che consente di mettere al centro del progetto le soggettività, in primis quelle dei disabili: si tratta di narrazioni autobiografiche dei partecipanti attraverso le quali far emergere gli elementi di forza, quali la motivazione e il gruppo, come “linee guida” per l’agire nelle attività sportive.

Obiettivi generali del progetto sono stati favorire l’integrazione e la cooperazione tra disabili e abili e superare il concetto pietistico dell’attività per disabili spostandosi sul terreno in cui il disabile trova la propria motivazione nell’affrontare delle prove con livelli di difficoltà adeguati.

“Respect diversity”: ragazzi con disabilità insieme agli scout

di Elena Fiorani


grsDuecento ragazzi con disabilità che frequentano Centri diurni del territorio bolognese gestiti dalla Cooperativa sociale La Fraternità della Comunità Papa Giovanni XXIII si cimenteranno in gare di atletica, dal lancio del peso e del vortex alla corsa veloce e a ostacoli. Insieme a loro gareggeranno i giovani dell’Estate ragazzi di Mercatale/Castel de’ Britti, di Ozzano dell’Emilia e provenienti dai gruppi scout del territorio. È “Respect diversity”, giornata promossa dalla Cooperativa sociale La Fraternità e dal Servizio Dipendenze patologiche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. “Non c’è nessuno così povero da non avere niente da dare, e nessuno così ricco da non avere niente da ricevere dagli altri – dice la responsabile del Centro diurno La nuvoletta bianca di Ozzano dell’Emilia, citando don Oreste Benzi – L’entusiasmo dei nostri ragazzi sarà ancora più forte quest’anno perché gareggeranno insieme a loro tanti altri giovani, questo non potrà che rendere la giornata speciale, e darà ancora più significato alla parola integrazione“.

La giornata di rispetto delle diversità si tiene presso la pista di atletica di Ozzano dell’Emilia (via dello Sport, 32) a partire dalle 9.30 e culminerà con la premiazione e una festa: gli atleti con disabilità e i loro educatori riceveranno medaglie e riconoscimenti per il primo, secondo e terzo classificato nelle diverse categorie. La giornata si inserisce nelle tre giornate del rispetto, organizzate dalla Cooperativa sociale La Fraternità e dal servizio Dipendenze Patologiche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Prossimi appuntamenti saranno il 27 giugno con la Festa dell’indipendenza e le iniziative contro le dipendenze, Respect life, l’11 luglio con le proposte artistiche sul tema del riciclo, Respect environment, realizzate in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Le parole dello sport: seminario nazionale a Roma

di Elena Fiorani


seminario comunicazione uisp - Antonio Marcello-0699Il 4 giugno a Roma, nell’aula Magna della Facoltà di architettura a Testaccio, si è tenuto il seminario nazionale “Le parole dello sport, il sociale e il linguaggio dei media” organizzato da Giornale Radio Sociale, Uisp, e Università Roma Tre, con il sostegno della Fondazione con il Sud e il riconoscimento dell’Ordine dei giornalisti che ha attribuito quattro crediti formativi ai pubblicisti e ai professionisti che vi hanno preso parte. Grande successo di partecipanti, con circa 250 giornalisti presenti.

Nel saluto introduttivo, Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, è partito proprio dal tema della definizione di sport: “Che cos’è lo sport oggi, e in particolare in questo paese? Dal punto di vista dei numeri, i praticanti sono ancora in minoranza rispetto ai sedentari. Chi si occupa del problema più grosso, quello dei sedentari, soprattutto giovanissimi, visto che il Coni si occupa di chi lo sport lo pratica già? L’associazionismo di promozione sportiva e l’Uisp hanno di fronte questa montagna da scalare. C’è bisogno di un giornalismo sportivo e sociale capace di raccontare questo mondo, anche attraverso storie che arrivano dalle periferie e non puntano alle medaglie. Ma soltanto ad esserci e a partecipare”. Continua a leggere

Il 30 e 31 maggio a BolognaFiere torna TheJamBO

di Elena Fiorani


ThejamBO_2015“Getteremo le basi per vivere lo sport in una dimensione di urban park sempre più diffusa e per tutti”. Questa la prospettiva tracciata da Vincenzo Manco, presidente Uisp – Unione Italiana Sport Pertutti, nel corso della conferenza stampa di presentazione della prossima edizione di TheJamBO, in programma il 30 e 31 maggio a Bologna. “Si tratta di una sfida che abbiamo accettato insieme a Bologna Fiere – ha proseguito Manco – la formula sembra sicuramente essere riuscita: attraverso l’appuntamento di TheJamBO vogliamo sostenere il movimento degli sport freestyle in tutta Italia e promuoverne l’associazionismo. Sono anche queste le attività intrecciate con la nostra filosofia e il nostro modo di vivere lo sport. Abbiamo imparato a trovare empatia con questo mondo, strutturando un format vicino ai nuovi bisogno di movimento e di espressività dei giovani”.

Lo slogan dell’Uisp coniato per questi due giorni di movimento ed emozioni è “Try & Enjoy”. Ovvero: prova e divertiti, vivi in prima persona lo sport, questa è l’occasione giusta per metterti alla prova. Tante attività in uno stesso luogo e 48 ore da vivere a perdifiato. A TheJamBO si potrà passare dagli sport Street a quelli Adventure, da quelli Beach agli Events, attraversando l’area Kids e quella Lab&Stage. Un’offerta unica nel suo genere, attività con diversi livelli di difficoltà, dal parkour allo skate, dal tricking alla bike passando per le discipline street come il beach volley, il beach rugby, la street dance ed il basket 3 vs 3. E per i più piccoli parco avventura, area kids e molto altro.

L’obiettivo dell’Uisp a TheJamBO è quello di promuovere un altro modo di fare sport, non solo agonistico, ma come sano stile di vita. Oltre a questo, c’è la voglia di far conoscere le attività “indysciplinate” senza pregiudizi, valorizzandone gli aspetti di socializzazione, divertimento e amicizia. Spesso, in Italia, questo tipo di pratiche sono considerate un “disturbo” o un potenziale danneggiamento per le strutture urbane. Al contrario possono orientare un nuovo modo di concepire le città, dove i giovani – e non solo – possano riconoscersi e vivere con piacere. Nel parkour, ad esempio, non esiste competizione: è una disciplina, un’arte, uno stile di vita. La centralità diventa quella delle sensazioni, delle evoluzioni acrobatiche, del forte valore di esperienza di gruppo.

Contest, sfide, esibizioni, gli European Freestyle Championship, Campionati Italiani di danza sportiva, Rassegna Nazionale di Danza… tutto questo è il TheJamBO targato Uisp. Ed ancora: due workshop internazionali, uno di parkour con sei coach europei e l’altro di hip-hop e housedance. Inoltre due laboratori tematici (ciclofficina, giocoleria e arti circensi) e uno spettacolo di Fire Show tra danza, movimento e fuoco. Verrà allestito anche un percorso di sport e sostenibilità dove sarà possibile provare vari tipi di pavimentazioni sportive di materiale riciclato. L’allestimento dei padiglioni sarà molto urban, verrà riprodotto il contesto cittadino, con muretti, scalinate, rampe e dislivelli. Per chi vorrà rilassarsi c’è lo spazio beach, con attività sportive sulla sabbia e la possibilità di riprendere fiato su una sdraio, come a Copacabana.
Info: www.uisp.it, www.uisp.it/emiliaromagna, www.uispbologna.it

Uisp4JamBO

Facebook Uisp4JamBO

twitter @Uisp4JamBO

Instagram uisp4jambo

 

 

Il calcio multietnico vince nel nome dell’inclusione

di Elena Fiorani


koaLa fine dei campionati delle categorie minori porta grandi soddisfazioni per il calcio multiculturale e all’insegna dell’integrazione. Partiamo da Napoli: dopo una stagione di vittorie, la AfroNapoli United, squadra di calcio multietnica nata nel 2009 da un’iniziativa di Antonio Gargiulo, oggi presidente del team, ha conquistato il campionato e la promozione in Prima categoria battendo il Cardito in un 3 a 0 sul campo di Marcianise. Un risultato che, racconta Gargiulo, valica lo sport: “Per i ragazzi che con AfroNapoli United hanno trovato il modo di essere e sentirsi cittadini napoletani, ragazzi come tanti altri della loro età, la vittoria è solo il punto di partenza per vincere anche la battaglia contro il razzismo e le discriminazioni. E poi che una compagine multietnica abbia queste capacità di unione e potenza dimostra, in pratica e anche in altri ambiti, che le differenze e le diversità sono un punto di forza”.

Raggiungiamo poi la Calabria e la Koa Bosco, squadra di calcio degli immigrati che lavorano nella piana di Gioia Tauro, che ha vinto il campionato di Terza categoria e a far festa con loro è arrivato anche il presidente del Senato Piero Grasso. La finale dei playoff disputata a Maropati, un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria, si è trasformata in un evento da copertina e alla fine i calciatori sono tornati da trionfatori nella tendopoli in cui vivono, tra Rosarno e San Ferdinando. È lì che don Roberto Meduri, il parroco della zona, dal 2013 va a invitare i ragazzi, quasi tutti africani, a indossare un paio di scarpette alla fine della giornata di lavoro nei campi. Un ritaglio di tempo per scaricare la tensione, divertirsi, socializzare. E magari dimenticare per un po’ che si trovano lontano dalla famiglia e che non vivono in una casa ma in una tenda blu della Protezione civile. L’anno scorso la Koa Bosco si è iscritta ai campionati dilettantistici della Figc. Sui campi da gioco si sono verificati anche episodi di razzismo, uno dei quali è sfociato in una rissa. Ma domenica scorsa le amarezze sono state lasciate alle spalle quando è arrivato il triplice fischio dell’arbitro a decretare che la squadra più forte di tutte era proprio quella che arrivava dalla tendopoli. “Gli ultimi – hanno commentato su Facebook i volontari che operano nell’insediamento – sono diventati i primi”.