Gli ultimi aggiornamenti sulla normativa per il non profit a cura di Cantiere terzo settore e Giornale radio sociale
Il registro unico nazionale potrebbe arrivare subito dopo l’estate. È quanto ha affermato il direttore generale del Ministero del Lavoro in occasione della presentazione del rapporto di Terzjus.
Cosa fare per difendere e migliorare il Reddito di cittadinanza
Sempre sotto attacco, colpevole di non “far lavorare le persone” e con la minaccia di essere eliminato. E sui media trovano spesso spazio le notizie di non aventi diritto o affiliati a organizzazioni criminali con l’assegno mensile.
Sui grandi numeri il reddito di cittadinanza è, invece, una misura che è stata determinante contro la povertà a cavallo di questa pandemia e che ha bisogno di alcune modifiche.
“Occorre ampliare la platea dei beneficiari; investire nei percorsi di inclusione sociale e lavorativa; superare la trappola della povertà”. Queste le richieste di modifica al Reddito di cittadinanza presentate al Ministro Orlando dall’Alleanza contro la Povertà dopo i primi risultati della ricerca che sta svolgendo il cartello di soggetti sociali e che sarà terminata il prossimo autunno.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Il rito collettivo e la festa con lo smartphone tra le mani
Al momento del rigore di Jorginho c’erano più cellulari puntati che occhi. Sugli spalti o nelle piazze italiane con i maxischermi il rito collettivo del calcio si trasforma nel racconto stesso dell’attimo, da trasferire poi sui social. La vittoria ai rigori della nazionale italiana ha fatto esplodere di gioia un Paese impaziente a potersi scatenare in una grande festa dopo un anno e mezzo quasi di pandemia.
Da Milano a Napoli passando per Roma caroselli di auto, fuochi d’artificio e cori di migliaia di persone che hanno invaso le strade dei centri storici per tutta la notte. Sui social invece scatta la corsa al video, al meme più ironico. Dal telecronista arabo che grida “bella ciau” al sottofondo con la musica del film Titanic nell’ultimo rigore vincente. Nei circa 300mila tweet con hashtag #italiaspagna lo sfottò e l’ironia conquistano il campo immortalando le scene più divertenti come quella di Bonucci scambiato per un tifoso da uno steward di bordo campo a Verratti che si ritrova accanto uno sconosciuto durante l’esultanza.
E ora appuntamento a domenica per la finale di questi Europei 2020 giocati nel 2021: che siano spalti, tv o maxischermi saranno smartphone e tablet a raccontare questo rito collettivo per un Paese che ha solo voglia di una grande festa liberatoria.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Raffaella Carrà e quell’ “Amore” per i “suoi” 150mila bambini
Il sorriso, i passi di danza, la travolgente spontaneità che prendeva possesso della scena televisiva, le canzoni capaci di far ballare intere generazioni e ancora tantissime altre doti che tutti stanno celebrando.
Ma Raffaella Carrà «donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli — diceva sempre lei — ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore».
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Blocco alla nave Msf mentre nel Mediterraneo continuano a morire
Mentre le navi umanitarie vengono bloccate, centinaia di vite si perdono nel Mediterraneo centrale. È il monito di Medici Senza Frontiere (MSF) dopo il fermo della Geo Barents, l’ultima nave umanitaria bloccata in un porto italiano proprio mentre in mare si consumava l’ennesimo naufragio, il secondo in pochi giorni. MSF chiede alle autorità italiane il tempestivo rilascio della Geo Barents perché possa tornare al più presto a salvare vite in mare.
Alla fine di un’ispezione durata 14 ore, il 2 luglio nel porto di Augusta, la nave di ricerca e soccorso di MSF è stata sottoposta a fermo amministrativo a seguito dell’individuazione di 22 non-conformità, 10 delle quali sarebbero alla base del provvedimento.
La povera Chiara e i demoni inascoltati della generazione Covid
Senza scrupoli, senza freni inibitori e privo di ravvedimento. Così il Gip Luigi Martello descrive il sedicenne indagato dopo aver confessato l’uccisione coetanea Chiara Gualzetti motivando l’applicazione della custodia in carcere per il rischio di reiterazione del reato.
Emergono tre incontri con uno psicologo fatti e una visita con un neuropsichiatra rimasta solo fissata in calendario, quando ormai sarà troppo tardi per evitare l’omicidio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nell’ultimo periodo aveva manifestato segnali di disagio che avevano portato la famiglia a farlo seguire da uno psicologo, il quale a propria volta, dopo averlo incontrato, aveva suggerito di rivolgersi a uno specialista. Il ragazzo, tra le altre cose, utilizzava spessissimo delle lenti a contatto rosse, come a voler immedesimarsi in un personaggio di una serie Tv, Lucifer.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Quel fiume di droga che non si è mai fermato con la pandemia
«Il paradosso che ci ha mostrato la pandemia è che quasi tutto si è fermato tranne la diffusione e il commercio delle sostanze. Questo ci deve far riflettere. Dalla Relazione annuale al Parlamento sulle droghe, vediamo che c’è stato un aumento di sequestro di sostanze psicoattive; c’è stata una contrazione della cannabis ma l’utilizzo della cocaina si è quadruplicato e sono state censite più di cento nuove sostanze psicoattive».
Lo ha detto Fabiana Dadone, ministra per le Politiche giovanili con delega alle politiche antidroga, intervenendo alla video conferenza “Dalla rete delle relazioni alle nuove politiche sulle dipendenze”, promossa da Cnca, Fict e Intercear, in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, che si è celebrata il 26 giugno, e della pubblicazione della Relazione annuale al Parlamento sulle droghe 2021
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Se le mele marce in divisa iniziano ad essere troppe
Picchiati con schiaffi e manganelli, umiliati con un atteggiamento degradante ai confini della tortura. Anche un uomo su una sedia a rotelle colpito con una manganellata. È quello che si vede nel video delle violenze degli agenti penitenziari del carcere di Santa Maria Capua Vetere pubblicato da Domani giornale sul proprio sito. Sono violenze che risalgono al 6 aprile 2020 dopo la rivolta di quel primo lockdown nelle carceri italiane.
Ciò che lasca interdetti è l’ingente numero di guardie coinvolte che fa il paio con i provvedimenti di custodia cautelare del Gip con 52 persone colpite da misure cautelari.
Se ci sono forze politiche che continuano a difendono a prescindere gli agenti Luigi Manconi di A buon diritto scrive sulle pagine de La Stampa: “Non parlate di mele marce. Devo dedurre che una intera catena di comando – dal responsabile politico del dicastero all’autorità regionale delle carceri – ritiene torture e sevizie come gli opportuni strumenti di «doveroso ripristino di legalità». Se così fosse, andrebbero poste altre domande”.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Tormentone di notti per niente magiche di un’estate italiana
Inginocchiati sì, no, forse e contro il Belgio? Se lo fanno loro calciatori liberi di scegliere. La Federcalcio italiana dopo il teatrino delle partite precedenti con solo parte della squadra che aderisce al rito simbolico anti razzista e con la decisione di stare in piedi contro l’Austria ora arriva a una nuova decisione che lascia ancora più perplessi.
C’è da chiedersi come mai nel nostro Paese, soprattutto con il calcio, tutto finisca sempre in barzelletta anche su temi così importanti. E proprio nel nome del pallone si è creato il solito stadio con le consuete tifoserie all’italiana, guelfi e ghibellini che se le danno di santa ragione sui social network.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Nell’Italia zona bianca il lockdown della ragione
L’Italia è zona bianca, la mascherina non è un più un obbligo all’aperto e le notizie che arrivano dal Paese lasciano davvero perplessi.
Sono stati identificati e denunciati alcuni tra i presunti organizzatori del rave party no mask che si è tenuto fino al pomeriggio di ieri a Maleo, nel Lodigiano. La loro posizione è al vaglio dell’Autorità giudiziaria per le contestazioni del caso. Contemporaneamente, è stato anche sequestrato materiale audio. A Maleo, nel Lodigiano, è stata certificata la presenza di tre casi di variante delta in un focolaio covid di 10 contagiati in corso. Le persone sono arrivate al rave a gruppi soprattutto dal nord Italia dalla mezzanotte fino ad arrivare ad un gruppo di circa 700 partecipanti.
Scendendo a Sud a Napoli, secondo i dati dell’Asl c’è solo il 62% delle prenotazioni in piattaforma per i vaccini. Da oggi non ci sono più napoletani registrati per la prima dose pari a circa il 40% dei residenti.
In un Paese che si scontra se inginocchiarsi sui campi di calcio e ignora chi si inginocchia su quelli quelli agricoli morendo a 27 anni sotto il sole torrido dei 40 gradi il lockdown della ragione non è ancora terminato e continua ad essere un serio rischio per la convivenza civile.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale