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Napoli, bomba contro dirigente Sos Impresa: parla il presidente Luigi Cuomo


 

 

A Napoli l’intimidazione criminale e camorrista spara i suoi primi inquietanti fuochi. E lo fa in due quartieri della città. Nel rione Sanità, come raccontato ieri nel nostro notiziario, vandalizzato il quadro di Massimo Troisi al vicolo della cultura dove l’associazione Opportunity ha recuperato beni confiscati e acceso la luce in una strada buia. Altro episodio ancora più inquietante è la bomba che la sera del 31 dicembre ha distrutto l’auto di Anna Ferrara a Ponticelli, dirigente di Sos Impresa Antiusura e antiracket.

Ai nostri microfoni ascoltiamo il presidente nazionale di Sos Impresa Antiracket e Antiusura Luigi Cuomo.

Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

 

 

Rigenerare Roma e i suoi spazi verdi. Intervista a Andrea Loreti di “Alberi in periferia”


 

 

Oltre 1500 alberi piantati per le strade di Roma: l’associazione “Alberi in periferia” nasce nell’ottobre del 2019 e da tre anni si occupa di riforestazione urbana partecipata. Sebbene la Capitale non manchi di aree verdi, il tema dell’inquinamento e della vivibilità è fortemente sentito dai suoi cittadini. Portare alberi significa migliorare la qualità della vita operando una rigenerazione degli spazi periferici. Al tempo stesso è un pretesto per portare socialità, avviare collaborazioni dal basso e interessarsi al bene comune. Come si sviluppano le azioni di “Alberi in periferia”?

Ne abbiamo parlato con il presidente Andrea Loreti.

Un anno di diritti umani, il caso Hasib Omerovic: poliziotto arrestato per tortura


 

 

 

Le parole del Papa per questo Natale rivolte ai bambini in Ucraina sotto le bombe e le estendiamo a tutti i bambini che si trovano in scenari di guerra.

In questa ultima puntata del 2022 vi parliamo di un caso di cui ci siamo occupati lo scorso settembre. La procura di Roma ha chiesto e ottenuto dal giudice l’arresto del poliziotto Andrea Pellegrini, accusato di tortura, per il caso delle violenze subite da Hasib Omerovic, persona sordomuta. Per fuggire alla violenza Hasib si è lanciato dalla finestra della sua stanza durante una visita senza autorizzazione da parte di 4 agenti del commissariato di Primavalle, quartiere popolare della periferie ovest di Roma. Ascoltiamo Carlo Stasolla di Associazione 21 luglio che insieme alla famiglia ha sollevato il caso portandolo all’attenzione dei media e del parlamento

Questa puntata termina qui. Ad Alta Velocità chiude il suo 3° anno in cui vi abbiamo raccontato dei fatti di quest’anno come la guerra, la crisi energetica e sociale sempre dal punto di vista dei diritti umani. Vi ricordo dalle 12 il grs on line con le sei notizie di attualità dall’Italia e dal mondo. Siamo anche su Facebook, Twitter, Instagram e Titktok. Prima di salutarvi un augurio a tutti e a tutte di essere soprattutto umani, sempre. Giuseppe Manzo – giornale radio sociale.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

[torna il 9 gennaio 2023]

 

Appello della società civile contro la norma anti-rave: “rischio incostituzionalità”


 

 

Le voci della piazza di Parigi in solidarietà con le donne iraniane: ieri la notizia della morte di un’adolescente di 14 anni morta a Teheran dopo essere stata arrestata perché si era tolta il velo in classe in segno di protesta.

Oggi torniamo a parlare della norma anti-rave. Diverse organizzazioni della società civile impegnate per un cambio delle politiche sulle droghe e nella lotta a ogni forma di discriminazione sociale delle persone che usano droghe come Cnca, Arci, Antigone, Società della ragione e Forum droghe tra gli altri, esprimono una forte preoccupazione per le gravi conseguenze che determinerebbe la conversione in legge dell’attuale decreto anti-rave.

Le organizzazioni ritengono “gravi e infondate le motivazioni poste alla base di un tale provvedimento di legge, basato sui supposti pericoli dei rave e degli eventi di intrattenimento per la sicurezza e la salute pubblica, con l’aggravamento dei seri rischi di incostituzionalità rilevati da diversi costituzionalisti”.

Per questo motivo sollecitano “le forze politiche, di maggioranza e opposizione, a promuovere una discussione parlamentare aperta e laica, al di là dei pregiudizi, sulle gravi conseguenze della attuale normativa penale sulle droghe sulla convivenza sociale e a carico della salute dei cittadini e delle istituzioni detentive”.  Ascoltiamo Hasan Bassi di Società della Ragione.

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Scandali e diritti: in Qatar il pallone è stato un affare mondiale


 

 

La voce del giornalista  Claudio Locatelli che insieme al suo collega Nicolò Celesti è stato colpito a Kherson da fuoco russo: lievi le ferite dovute alle schegge di vetro.

Oggi parliamo del mondiale di calcio in Qatar che si è chiuso domenica scorsa con la vittoria dell’Argentina. Ma non parleremo del calcio giocato ma di un bilancio economico nello scenario internazionale di un Paese che è stato messo sotto accusa sui diritti umani. Nel weekend il Grs Week ha centrato questo punto che ha visto per anni le denunce per i 6mila morti sul lavoro nella costruzione degli stadi o della censura sui diritti per le persone Lgbt.

Ora proveremo a guardare a questo evento in uno scenario di natura finanziaria e geopolitica per un Paese che fonda il proprio potere sui petrodollari simbolicamente fotografato con la tunica messa sulle spalle di Leo Messi al momento della premiazione. Sullo sfondo c’è lo scandalo del Qatargate che investe il Parlamento europeo a suon di mazzette e corruzione. Ascoltiamo il giornalista Alessio Postiglione, autore del libro Calcio e geopolitica, edizioni Mondo Nuovo.

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In Umbria per il diritto all’inclusione lavorativa è nato un “dream team”


 

 

Alcune delle parole dette dal Papa che ieri in Vaticano ha ricevuto per la prima volta nella storia i delegati della Cgil.

Oggi parliamo di lavoro e inclusione lavorativa. Luca, Giorgio, Simone, Nicola, Marco, Mattia e Mirko sono i sette ragazzi della “squadra dei sogni”, “Dream Team”, il nome del progetto, un vero e proprio innovativo pronto intervento “verde” a disposizione di tutti coloro hanno esigenze, per esempio, di sistemare il giardino di casa o svolgere attività legate all’agricoltura, come la cura delle piante, la vendemmia, la raccolta delle olive ed altro. Tutto parte dalle cooperative di Città di Castello La Rondine e della sua “consorella” di agricoltura sociale a Maccarello .

La grande innovazione dell’Agricoltura Sociale è quella di essere un’attività che attraverso i processi produttivi agricoli attui percorsi volti a rafforzare l’autonomia e l’autostima di tutte le persone svantaggiate. Quindi perché non mettere a disposizione le competenze acquisite dai ragazzi per la Comunità attraverso una squadra che offra servizi ai privati e alle aziende? Tutto questo permetterà a chi li chiamerà non solo di avere un lavoro ben svolto, ma anche a contribuire a sostenere una importante realtà sociale del territorio.

Ascoltiamo ora la voce dei presidente delle due cooperative Luciano Veschi e Marco Romanelli insieme a quella di due ragazzi del dream team Luca e Marco.

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Ucraina, il “fronte del freddo”: 10 milioni di persone senza riscaldamento a -20°


 

La voce di una donna ucraina di Bucha: racconta che verso Stojanka ha visto tanti cadaveri sulle strada e ha coperto gli occhi alle sue figlie perché non vedessero.

Oggi parliamo del conflitto in Ucraina: proprio nel giorno di Natale compirà 10 mesi esatti. In guerra anche il freddo può diventare un’arma. Dieci milioni di persone in Ucraina sono senza elettricità e riscaldamento, mentre le temperature stanno drasticamente scendendo fino a -20°.

È il “fronte del freddo”, nuova componente del conflitto in corso da 10 mesi. Tra blackout e carenza di gas, nella città di Bucha, CESVI sta allestendo, insieme alle autorità governative, i primi 11 heating point dove la popolazione civile durante il giorno può ripararsi dal gelo, ricevere coperte, cibo e bevande calde.

Gli heating point si trovano per lo più nei pressi di edifici pubblici, perché si possa usufruire della linea internet, dei servizi igienici e di riparo in caso di attacchi missilistici. Inoltre, sono attrezzati con sistemi di riscaldamento alternabile tra elettricità, legna e gas, a seconda della disponibilità delle fonti energetiche previste dal Governo.

Forniscono beni di prima necessità.Per sostenere l’intervento è attiva la campagna di crowdfunding #UNACOPERTAPERLUCRAINA, tramite cui chiunque può donare su gofundme.org. Ascoltiamo Filippo, operatore Cesvi a Bucha.

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Così la pandemia ha impoverito il ceto medio: redditi giù fino al 35%


 

 

Reporter senza frontiere presenta il rapporto annuale: nel 2022 nuovo record di giornalisti finiti in carcere, ben 533. I giornalisti uccisi sono stati 57, ne risultano scomparsi 49.

Oggi parliamo di redditi e impoverimento delle famiglie. Donne con meno di 40 anni e con un figlio. Sono loro ad aver pagato di più la crisi economica legata al Covid: in tre anni hanno perso il 35% del loro reddito. È quanto emerge dalla prima indagine elaborata dall’Osservatorio nazionale Acli dei redditi e delle famiglie, nato a giugno 2022 dalla collaborazione tra l’Area Famiglia delle Acli nazionali, il Caf Acli e l’Iref.

Lo studio ha analizzato lo stato di salute delle famiglie italiane prima e dopo il Covid per capire come la pandemia abbia influenzato la disponibilità di reddito e le scelte di spesa. L’analisi si basa su un panel di 974.000 dichiarazioni dei redditi, in forma anonima, effettuate presso il Caf Acli negli anni 2019, 2020 e 2021.

Nel periodo 2019-2021, un terzo dei contribuenti (326mila persone) ha avuto un aumento del reddito, i restanti due terzi (611mila contribuenti) ha, invece, visto il proprio reddito diminuire.  Ascoltiamo il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia.

Ascolta Ad Alta Veloticà, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Carcere e sovraffollamento: quelle 700 persone che rischiano di tornare in cella


 

 

Amnesty chiede verità e giustizia alle autorità della Spagna e del Marocco, sulla morte di almeno 37 persone e sulla perdurante scomparsa di altre 77 a seguito degli eventi mortali che ebbero luogo il 24 giugno nell’enclave spagnola di Melilla.

Oggi parliamo di carcere. Non c’è solo il drammatico dramma dei suicidi per questo 2022. C’è un altro allarme lanciato da Associazione Antigone: “circa 700 persone recluse, in regime di semilibertà, hanno beneficiato dei provvedimenti varati dal governo per contrastare il diffondersi del Covid-19 all’interno del carcere. Nel loro caso questi provvedimenti consistevano nel non rientrare in carcere la notte, dopo aver passato la giornata fuori, in libertà, per attività di lavoro o altre attività autorizzate”.

La questione, secondo Antigone, si incrocia con il sovraffollamento che sta tornando a livelli preoccupanti (sono oltre 56 mila le persone detenute per circa 47 mila posti effettivi, con una crescita di 1.500 unità negli ultimi quattro mesi), trovare nuovamente posto a queste 700 persone è un’ulteriore mazzata alle celle strapiene. Ascoltiamo ora Susanna Marietti, coordinatrice di Antigone Onlus.

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Povertà sanitaria: gli italiani che non si curano nonostante un Ssn universale


 

 

Le voci degli studenti universitari a Teheran: protestano contro la repressione e le esecuzioni del regime nei confronti di chi protesta da mesi.

Oggi parliamo di povertà sanitaria. Nonostante l’impronta universalistica del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), parte consistente della spesa farmaceutica resta a carico dei cittadini. In particolare, nel 2021 (ultimi dati disponibili) il 43,5% (cioè 3,87 miliardi di euro) della spesa farmaceutica è stata pagata dalle famiglie (+6,3% rispetto al 2020), con profonde differenze tra le possibilità di quelle povere e quelle non povere.

Una persona indigente, ha a disposizione un budget per la salute pari a soli 9,9 euro al mese, mentre una persona non povera ha a disposizione sei volte tanto, cioè 66,83 euro mensili. Limitandoci al budget per l’acquisto di farmaci, i poveri hanno a disposizione solo 5,85 euro, mentre i non poveri 26″.

È quanto emerge dal 10° Rapporto Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci realizzato con il contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici e ABOCA da OPSan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo di ricerca di Banco Farmaceutico). Ascoltiamo il professore Giancarlo Rovati, coordinatore scientifico del Rapporto.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale