Un breve estratto del film Il disprezzo di Jean-Luc Godard, scomparso ieri, e tratto dall’omonimo romanzo del 1954 di Alberto Moravia.
Oggi ci occupiamo della vicenda di Hasib Omerovic con cui abbiamo aperto la puntata di ieri. Secondo un esposto depositato alla Procura della Repubblica il 5 agosto scorso dalla famiglia Omerovic/Sejdovic, la mattina del 25 luglio quattro persone in borghese e senza mandato, qualificatesi come agenti della Polizia di Stato, fanno il loro ingresso in una casa popolare di Primavalle, a Roma, dove da tre anni vive una famiglia di origine rom composta dai genitori e quattro figli, di cui due adulti con disabilità, Hasib e la sorella, in quel momento soli in casa.
L’esposto riporta che, quando gli agenti escono dall’abitazione, il corpo di Hasib giace insanguinato sull’asfalto, dopo essere precipitato dal secondo piano. Attualmente Hasib, sordo dalla nascita, è in stato di coma a seguito dei gravissimi danni riportati. La madre, disperata, chiede di conoscere la verità su quanto accaduto all’interno della propria abitazione. Una verità che tarda ad arrivare per i molti elementi di questa vicenda ancora non chiariti. La Procura ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e l’Associazione 21 luglio ha lanciato un appello on line sul proprio sito rivolto al Capo della polizia. Ascoltiamo Carlo Stasolla della 21 luglio.
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I diversi motivi per “riconoscersi” in una economia sociale
Queste sono le parole della mamma di Hasib Omerovic, ragazzo sordomuto di 36 anni di origini rom da 50 giorni in come dopo essere volato da una finestra durante un controllo di polizia nella sua casa a Roma.
Oggi parliamo di non profit e nuove occasioni di sviluppo. Nuovi fondi per le “Imprese dell’economia sociale” sono stati stanziati dal Ministero dello sviluppo economico i programmi di investimento proposti dalle imprese sociali, culturali e creative, e dalle cooperative con qualifica di Onlus.
A partire dalle ore 12 del 13 ottobre, infatti, è possibile presentare le nuove domande per un minimo di 100 mila a un massimo di 10 milioni di euro che, come si legge nella comunicazione ufficiale, determineranno effetti positivi sul territorio: aumento occupazionale di categorie svantaggiate, inclusione di soggetti vulnerabili, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano, dei beni storico-culturali o e altro ancora.
Intanto manca 1 mese alla XXII edizione delle Giornate di Bertinoro per l’economica civile. Il titolo è riconoscersi e il professore Stefano Zamagni spiega il motivo. Ascoltiamo.
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In Italia non esiste alcuna emergenza sbarchi in questo momento
Questo è il rumore delle fiamme dopo i missili che hanno provocato un blackout a Kharkhiv e nella parte orientale dell’Ucraina: il conflitto non si ferma, non si è mai fermato.
Dalle nostre parti porta molto bene individuare i migranti come il nemico in una campagna elettorale. In queste settimane sono tornati i tormentoni: invasione, stop agli sbarchi e porti chiusi. Ma davvero è in corso un’emergenza sbarchi nel nostro Paese? No, non esiste alcune emergenza. Lo sottolinea Openpolis in un approfondimento pubblicato venerdì scorso.
“Certo i problemi continuano a esistere, uno tra tanti ad esempio il perenne sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa. Da un certo punto di vista dunque il fatto che l’immigrazione sia a tutti gli effetti un fenomeno ordinario rende queste criticità ancora più gravi. Allo stesso tempo però descrivere l’Italia come un paese che sta affrontando un’emergenza migratoria non è né utile né realistico” si legge nella nota. Sono 98.740 gli ospiti di centri di accoglienza al 31 agosto 2022, a fine 2017 erano 183.681: praticamente la metà.
Per avere un ulteriore comprensione di questo fenomeno ascoltiamo la giornalista dell’agenzia stampa Redattore Sociale Eleonora Camilli.
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Elezioni: quelle quattro cose da fare per l’infanzia e l’adolescenza
La voce di una giovanissima Regina Elisabetta nel giorno del suo insediamento nel 1947: se ne va una testimone che lega il secolo breve con la nuova era degli anni 2000.
Continuiamo la carrellata dei temi che trovano poco spazio o sono completamente fuori in questa campagna elettorale. l’UNICEF Italia lancia “LE COSE DA FARE: AGENDA 2022 – 2027 PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA”, un documento di proposte che verrà sottoposto a tutti i partiti candidati per mettere al centro della prossima Legislatura i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Partendo dalle proprie priorità globali di advocacy, l’UNICEF ha individuato una serie di proposte nei seguenti quattro ambiti: non discriminazione; salute mentale e benessere psicosociale; educazione di qualità; cambiamento climatico.
Contestualmente, a partire dal 9 settembre l’UNICEF rivolgerà ai giovani un sondaggio attraverso la piattaforma digitale indipendente U-Report Italia, al fine di esplorare i temi che proprio i giovani in Italia vorrebbero venissero trattati come priorità nel corso della prossima Legislatura. Ideata e realizzata con il sostegno dell’UNICEF, la piattaforma è rivolta ai giovani dai 14 ai 30 anni per favorire la loro partecipazione e l’espressione delle loro opinioni. Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini.
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Elezioni: a chi interessa mettere al centro la solidarietà
Il suono del mega rogo in un’azienda petrolchimica a San Giuliano in provincia di Milano: altissimi rischio di disastro ambientale, 6 feriti di cui uno grave.
In questa campagna elettorale mancano all’appello molti temi, anzi mancano i temi cruciali rispetto alle disuguaglianze del Paese. Quali sono le speranze di mettere al centro la solidarietà nell’azione del futuro governo? Lo ha chiesto ai candidati il Forum nazionale del terzo settore ieri a Roma.
La solidarietà non sia solo “richiesta” e “bisogno” ma sia declinata e valorizzata anche come “leva di sviluppo”, dunque collocata al centro di un processo di cambiamento sociale” ha detto la portavoce nazionale del Forum Vanessa Pallucchi che ha parlato anche di Europa, guerra e cittadinanza. Ascoltiamola
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Caro energia: proposte per non ridurci alla canna del gas
Questa è la canzone che fa da sottofondo a uno spot diffuso da alcuni media russi dove si vede un’Europa ghiacciata dal freddo e priva di di gas per riscaldarsi.
Caro energia, bollette alle stelle, inflazione. La tempesta perfetta o globale come ha tuonato la portavoce del Cremlino si sta abbattendo ed è solo all’inizio. In Italia gli allarmi giungono da tutti i settori produttivi, dai sindacati e dalle associazioni. Assopetroli-Assoenergia critica le proposte del governo sulla riduzione termica per risparmiare e propone la riduzione della stagione termica di 30 giorni, da attuarsi mediante l’accensione ritardata degli impianti di 15 giorni e lo spegnimento anticipato di ugual periodo.
Dopo Arci e Legacoopsociali, anche la Fish lancia il suo grido di allarme su caro bollette: “le famiglie italiane stanno guardando con estrema preoccupazione agli sviluppi di questa situazione – scrive in una nota la Federazione Superamento handicap – che sta anche creando gravi problemi ai vari settori economici del Paese. Ma non solo: il ‘caro energia’ si sta pesantemente ripercuotendo anche sul Terzo Settore, se è vero che numerose associazioni impegnate su temi diversi rischieranno di chiudere definitivamente i battenti nel giro di pochi mesi. Tra esse anche molte sedi territoriali delle associazioni aderenti alla Fish, impegnate sul fronte dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
E allora cosa fare? Alcune proposte immediate per l’attuale governo e per quello verrà dopo l’elezione del nuovo Parlamento arrivano da Federconsumatori: ascoltiamo la vicepresidente nazionale Giovanna Capuzzo.
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Il mal di vivere e i suicidi: nel 2021 aumentate le chiamate a Telefono Amico
Questa è la protesta dei disoccupati che a Napoli lo scorso fine settimana hanno bruciato in piazza le bollette dell’energia: dalle Borse alla vita reale la situazione è sempre più esplosiva.
Oggi parliamo di un tema molto delicato per chi fa informazione, quello dei suicidi soprattutto tra i giovanissimi. Sono state quasi 6 mila le richieste d’aiuto arrivate lo scorso anno a Telefono Amico Italia da persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro: un terzo circa sono per gli under 26. Il 2022 non sembra portare miglioramenti: nel primo semestre dell’anno le richieste d’aiuto sono state più di 2.700, il 28% di giovani fino a 25 anni. Ascoltiamo Monica Petra, presidente di Telefono Amico
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Tra reale e virtuale: a chi interessa questa campagna elettorale
Questa è la voce della tiktoker Emma Galeotti che parla ai suoi 600mila followers rispondendo alla corsa verso TikTok da parte dei leader politici in questa campagna elettorale.
Secondo un sondaggio di Swg solo l’8,5% dell’elettorato sta seguendo la campagna elettorale, il 41% ne è completamente disinteressato. In questo scenario di comizi sotto l’ombrellone emerge una divaricazione tra il reale e il virtuale con politici sempre meno tra le persone e più sui social, con la realtà che spinge alle porte degli italiani tra caro energia e crisi. Sui temi si seguono gli appelli per il welfare, la non autosufficienza, le politiche per l’inclusione, l’infanzia e i diritti. Ma ci sono grandi assenti come il lavoro. Ascoltiamo il direttore di Collettiva.it Stefano Milani.
E sotto l’aspetto della comunicazione che analisi va fatta in questa fase? Lo abbiamo chiesto al giornalista Alessio Postiglione, direttore Master in political marketing della Rome business school.
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La calda estate nelle carceri dove manca l’aria e anche l’acqua
Il suono sinistro della bufera di acqua e vento a Niardo, in provincia di Brescia: acqua e fango hanno sommerso le strade provocando danni e distruzione.
Oggi parliamo dell’estate dentro una prigione. Ieri Antigone ha presentato il rapporto di metà anno. Le carceri italiane non sono attrezzate per affrontare il caldo che ormai negli ultimi anni stiamo vivendo, ricorda Antigone. Il sovraffollamento rappresenta un problema evidente. In carcere si sta stretti e nelle celle e nelle sezioni ci sono più detenuti – in alcuni casi molti più detenuti – di quanti ce ne dovrebbero essere. Il tasso ufficiale di affollamento a fine giugno era del 107,7%, con 54.841 persone recluse su 50.900 posti, anche se il tasso effettivo – conteggiando i posti letto realmente disponibili, che a luglio 2022 erano 47.235, è del 112%. In alcune regioni poi la situazione è ancora più difficile.
Alla questione affollamento si accompagnano anche questioni strutturali che riguardano gli istituti. In alcuni l’acqua viene razionata, come ad Augusta, oppure manca del tutto, come a Santa Maria Capua Vetere, che nasce scollegata dalla rete idrica comunale. In questo istituto ai detenuti vengono forniti 4 litri di acqua potabile al giorno mentre per le altre necessità è utilizzabile l’acqua dei pozzi artesiani. Ascoltiamo il presidente nazionale di Antigone Patrizio Gonnella.
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Un morto al giorno nel 2022: in Italia la strage dei senza dimora
La voce di una donna vittima di tratta. Secondo i dati di Save the cildren 1 vittima su 4 in Ue è minorenne. In Italia, quasi 2 mila casi nel 2021.
Oggi parliamo degli invisibili, i senza fissa dimora che vivono in strada di cui si parla soprattutto quando ci sono temperature gelide in inverno. Dal 1 gennaio sono morte 205 persone (55 italiani) che vivono da clochard e il confronto tra le stagioni mostra che 61 sono stati i decessi a maggio/giugno contro i 57 di gennaio/febbraio.
Per queste persone la morte racconta uno stato di disperazione e solitudine. Si muore in strada (46), nei boschi, campi, pinete, fiumi e mare (39), in automobile (7), in carcere (6) ma anche nei sottoscala, parcheggi, cavalcavia, stazioni, baracche, casolari e case abbandonate.
Le cause di morte parlano chiaro: 73 malore 20 investite da auto o treno 19 vittime di violenza 16 overdose 14 annegamento 14 ipotermia 12 suicidi. L’ età media è di 47 anni
Questi sono i numeri della Federazione italiana organismi per i senza dimora. Ascoltiamo Michele Ferraris della Federazione