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Operazione Pane dei francescani: aiuti alimentari aumentati del 135% dal 2019


 

Questa è la voce di Arman Soldin: giornalista dell’agenzia France Presse è stato ucciso mentre si trovava sul fronte di guerra nell’est dell’Ucraina. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 11 maggio 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di crisi sociale e povertà. Aiuti alimentari alle famiglie in aumento del 135% rispetto al 2019 e del 18% rispetto al 2021. Sono i dati registrati nel 2022 dalla rete francescana nazionale di Operazione Pane e diffusi in occasione della Giornata Mondiale della Famiglia, che ricorre il prossimo 15 maggio. La rete, composta da 18 strutture in tutta Italia, è arrivata a distribuire ogni mese l’importante cifra di oltre 4.400 ceste alimentari. Una media di 143 al giorno.

Le famiglie che si rivolgono alle 18 strutture di Operazione Pane chiedono soprattutto un sostegno alimentare, ma, sempre di più, anche economico per far fronte alle molte spese che si trovano a dover sostenere, soprattutto in presenza di figli: le bollette, la mensa scolastica, il materiale per la scuola, le spese mediche. Spese essenziali che dall’emergenza Covid in poi è sempre più difficile sostenere da soli, lo dimostrano anche i dati Istat, secondo i quali nel 2020 la spesa dei comuni per l’area povertà è aumentata del 72,9%. Ascoltiamo il direttore dell’Antoniano fra Giampaolo Cavalli.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Timori e scetticismo: cosa pensano gli italiani sul decreto lavoro del Governo


 

 

Questa è la voce che annuncia la morte di Aldo Moro per mano delle Brigate Rosse il 9 maggio 1978: ieri si sono ricordati i 45 anni dall’assassinio dello statista democristiano, un evento che cambiò la storia del novecento italiano. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 10 maggio 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo del decreto lavoro varato dal governo e qual è il sentiment degli italiani su questo provvedimento. A chiederlo in un sondaggio è Swg che con il suo radar ha captato le posizioni anche dei diversi elettorati.

Il Decreto approvato dal Governo nel giorno simbolico del primo maggio ha suscitato le aspettative maggiori, come spesso succede, sugli annunci di taglio alle tasse. Ma gli italiani confermano un diffuso scetticismo sulla possibilità che la riduzione del cuneo fiscale possa essere realmente consistente, al massimo prevedono un lieve alleggerimento della pressione fiscale. Emergono molte perplessità anche rispetto all’introduzione dell’Assegno di inclusione, sul quale si rileva una netta spaccatura politica: elettori del centrodestra favorevoli e quelli dei partiti di opposizione contrari. Ascoltiamo ora il ricercatore Swg Riccardo Benetti.

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A Palmi 10 anni del Festival Diritto e Letteratura: parla Diego De Silva


 

 

Questo è il suono delle voci e delle pentole nel primo maggio in Francia: in migliaia sono scesi in piazza in un Paese che da settimane è in rivolta contro la riforma delle pensioni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 2 maggio 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di cultura. Quest’anno si celebra il primo decennale del Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”. Lo scorso 29 aprile nella Pinacoteca della Casa della Cultura era ospite lo scrittore Diego De Silva, autore della saga dell’irresistibile avvocato d’insuccesso Vincenzo Malinconico recentemente approdata anche al piccolo schermo, il presidente del tribunale di Vibo Valentia Antonio Di Matteo e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi Emanuele Crescenti.

Argomento della conversazione è stato la giustizia “di piazza”, vista con gli occhi del personaggio letterario che, nei tempi recenti, meglio di chiunque altro ha saputo raccontare con profondità e ironia allo stesso tempo le dinamiche della vita quotidiana nei palazzi di giustizia. Ora ascoltiamo il direttore artistico del Festival Antonio Salvati e proprio De Silva intervistati da Maria Pia Tucci.

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Primo Maggio, il 15% dei lavoratori è povero, 1 su 3 è vulnerabile: serve il salario minimo


 

Queste sono le parole del capo missione della Geo Barents attraccata nel porto di Napoli ieri: la Ong ha tratto in salvo 75 persone. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di lavoro in vista del Primo Maggio. E lo facciamo partendo da 2 questioni fondamentali: la sicurezza e l’impoverimento di chi vive di lavora. I dati Inail continuano ad essere allarmanti: nel 2022 nel nostro Paese si è registrato il 25,67% in più di denunce per infortunio rispetto al 2021, mentre in riferimento alle malattie professionali ne sono state protocollate il 9,92% in più rispetto al 2021. Poi ci sono le morti sul lavoro che continuano ad avere una media di 3 al giorno, numeri di una guerra silente che non conosce fine.

Accanto alla questione sicurezza c’è poi l’impoverimento di chi lavoro. Ieri a Roma le Acli hanno presentato la ricerca “Lavorare pari: dati e proposte sul lavoro tra impoverimento e dignità”. Un lavoratore su 7 è sulla soglia di povertà (entro i 9mila euro di reddito), aumenta se sono donne con il 21,7% ma 1 su 5 è lavoratore povero (entro gli 11mila) mentre un terzo è a rischio vulnerabilità e quindi può diventare povero (entro i 15mila). I lavoratori poveri o a rischio abitano soprattutto al Sud e sono trentenni e maggiormente donne. In tal senso le Acli hanno chiesto l’introduzione del salario minimo. Ascoltiamo ora Luisa Corazza, ordinaria di Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi del Molise.

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