Si terrà online domani, 28 gennaio, alle 18 l’evento promosso da We World – l’organizzazione italiana che opera in tutto il mondo per i diritti delle donne – e che metterà a confronto due generazioni di afroitaliani sulla loro presenza nelle diverse battaglie sociali che hanno animato negli anni il nostro paese. L’iniziativa rientra nel progetto europeo CiakmigrAction.
Scena unita
A favore dei lavoratori della musica e dello spettacolo già 646 mila euro erogati con il fondo privato ideato e promosso da artisti ed enti. Oltre 2.000 le domande pervenute, e per febbraio sono già previsti altri 550 mila euro di erogazioni. Il secondo bando, attivo fino al 24 febbraio, è dedicato alle imprese individuali e finalizzato all’assegnazione di contributi per 300.000 euro.
#scattaunafoto
Al via il contest che valorizza il nostro patrimonio artistico e culturale. A promuoverlo l’associazione di volontariato We Can che premierà il post Facebook in grado di rappresentare al meglio la meraviglia dei paesaggi italiani, della natura e dell’ambiente che ci circonda. Info su www.assowecan.it.
“Nessun problema”
Si chiama così la collana di podcast lanciata dall’Unione Nazionale consumatori per aiutare gli utenti alle prese con una bolletta sbagliata, prodotti difettosi o una vacanza rovinata. L’iniziativa, in arrivo Su Spotify e altre piattaforme, è realizzata in collaborazione con Podcast Italia Network ed è finanziata dal Mise.
Giovani autori
Una graphic novel sulle migrazioni scritta dai ragazzi per i ragazzi. E’ questa la scommessa di Emergency insieme alla casa editrice Tunuè. Il servizio è di Clara Capponi.
Rachida è un’adolescente che ama il rap e correre. Goran ha la passione del disegno. Amal vive a Kabul, e per poter uscire da sola, si è rasata i capelli a zero e si fa chiamare Amir. Tre adolescenti di fantasia ma molto realistici, costretti a lasciare il paese dove sono nati alla volta dell’Italia.
La storia del loro viaggio è stata ideata e raccontata da loro coetanei italiani nel graphic novel “I colori di una nuova vita”, che verrà presentato domani sui canali di Emergency. A discutere del fumetto frutto di un contest per studenti che associazione e la casa editrice Tunué hanno lanciato a novembre 2019 saranno proprio tre dei giovani autori, che dialogheranno con la giornalista Laura Silvia Battaglia, lo sceneggiatore Federico Mazzoni e la scrittrice Arianna Giorgia Bonazzi.
La cultura non isola
Viene definita come “l’isola che non isola”, un luogo inclusivo nel territorio della città metropolitana di Napoli: si tratta di Procida, che nel 2022 sarà capitale italiana della cultura. Una piccola isola del Golfo del capoluogo campano, poco più di 10mila abitanti, ma un fiore all’occhiello per tutto lo Stivale: questo il luogo designato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, raccogliendo il testimone di Parma che a causa della pandemia terrà il titolo un anno in più del previsto.
A deciderlo la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della cultura 2022, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni, che ha raccomandato al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini la candidatura presentata dalla città campana. Con “La cultura non isola”, questo il titolo del progetto, Procida ha avuto la meglio sulle altre nove finaliste in gara: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.
L’isola napoletana vincerà quindi un milione di euro per realizzare il proprio progetto e avrà l’occasione di mostrare a quante più persone possibili le proprie meraviglie. Sul fronte turistico, l’isola deve il proprio “potenziale”, oltre che alla posizione, anche al fatto che si presenta ancora come “autentica”, condizione che un flusso turistico più alto di quanto l’isola possa sostenere potrebbe inesorabilmente modificare. Un rischio sicuramente governabile con gli strumenti regolatori a disposizione dell’amministrazione comunale, ma che deve trovare in primo luogo anche la risposta degli abitanti e delle strutture ricettive.
Procida, dunque, come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali.
Procida come metafora dell’incanto, e del riscatto, dei piccoli borghi italiani, che tornano a vivere, si trasformano, grazie alla leva culturale che dà loro una nuova, o rinnovata, anima. La terra isolana: un luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.
Come si può leggere sul sito procida2022.com, per il prossimo anno sono in programma 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati. Cinque le sezioni in agenda:
– Procida inventa. Progetti che pianificano processi ed eventi propriamente artistici: mostre, cinema, performance e opere site specific
– Procida ispira. Progetti che candidano l’isola quale fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario
– Procida include. Progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività
– Procida innova. Progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione, favorendo momenti di confronto tra la comunità nazionale degli innovatori e la comunità locale, in un percorso di ripensamento strategico del proprio patrimonio culturale
– Procida impara. Progetti che promuovono il rafforzamento di una comunità educante, mediante la creazione di alleanze aperte che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale.
di Pierluigi Lantieri
Gli eroi con gli occhi dei ragazzi
Tra fotografia, disegno e grafica, il Mann di Napoli ospita la mostra organizzata in collaborazione con Amnesty International Italia. Nel Giardino delle Fontane, gli stendardi realizzati dagli allievi dell’Istituto “Nicolini-Di Giacomo” in un percorso condotto dall’artista visiva Ilaria Turba. Sulle pagine Facebook ed Instagram del museo è già possibile guardare le opere.
Una doccia fredda
Commenta così l’associazione nazionale Federculture il piano per la riapertura dei musei prospettato dal ministro Franceschini. “È difficile infatti comprendere – commenta l’associazione – quale sia la logica dell’apertura nei soli giorni feriali. Legare, inoltre, l’apertura dei musei alla variabile dell’attribuzione di colori alle regioni di appartenenza rende imprevedibile la durata dei periodi apertura e di chiusura”.
Salviamo i circoli
“Bar aperti e circoli chiusi una discriminazione irragionevole”. E’ la denuncia della portavoce del Forum terzo settore Claudia Fiaschi di fronte alle migliaia di associazioni di promozione culturale e sociale che da mesi vedono sospese le loro attività. La richiesta è di un intervento urgente e risolutivo da parte di Governo e Parlamento a sostegno di un terzo settore oggi allo stremo delle forze.
Liberi dentro
Da lunedì torna il programma radiofonico dedicato all’informazione per le persone detenute il servizio è di Clara Capponi.
Mettete insieme una radio locale, un gruppo di volontari formatori e insegnanti e un canale dismesso del digitale terrestre. Nasce così a Bologna l’esperienza di Eduradio, un programma radiofonico per persone detenute, tra le categorie più colpite dalla pandemia vittime di un doppio distanziamento sociale che li ha visti in molti casi privati delle visite da parte dei familiari e delle attività laboratoriali.
Dopo una prima fase di sperimentazione iniziata lo scorso aprile Eduradio riprenderà il filo diretto con i detenuti dal prossimo lunedì tutti i giorni sulle frequenze di Radio Città Fujiko e sul canale 636 Teletricolore. l palinsesto prevede lezioni scolastiche di lingue, storia, geografia, rubriche culturali su letteratura dal mondo e cultura araba e poi teatro e tanti laboratori pratici.