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Fuori dagli schemi


Oggi all’Università Bicocca di Milano un convegno su cinema e disabilità. Secondo gli organizzatori, si tratta di un tema spesso affrontato come metafora di debolezza e attraverso storie di rinascita o sconfitta, ma mai come dimensione collettiva. Tra i film analizzati, “Quasi amici”, “Freaks” e “Ragazzo selvaggio”.

Quartieri in movimento!


La rassegna teatrale di Cantieri meticci mette in scena nello spazio pubblico la narrazione dell’incontro fra italiani, migranti, rifugiati. Fino al 18 maggio a Bologna, numerosi spettacoli dove condivisione e integrazione saranno il filo rosso dell’intera manifestazione.

Il bene possibile


Sugli scaffali, per le edizioni Utet, il libro di Gabriele Nissim, che narra le storie di chi è intervenuto sui crimini contro l’umanità, pagando anche alti costi. Chi si oppose all’Olocausto, ma anche il colonnello sovietico che scongiurò una guerra atomica con gli Stati Uniti, o la guida tunisina che nel 2015, durante un attacco terroristico, salvò 45 turisti italiani al Museo del Bardo. Ai nostri microfoni l’autore.

(sonoro)

Dis-integrazione


Da domani a Bologna lo Human Rights Nights Festival, quest’anno dedicato a guerre, cambiamento climatico, razzismi, resistenze e movimenti sociali, rifugiati e migrazioni. In programma oltre 30 film sui diritti umani, anteprime di documentari e fiction, e incontri con registi, produttori e attivisti.

E…venti di vita


Da oggi in Romagna la kermesse dedicata agli artisti con disabilità. Il servizio è di Clara Capponi.

 

Il Festival delle abilità differenti festeggia i suoi primi 20 anni. La nuova edizione di “E Venti… di vita”, propone un ricco calendario di iniziative che fino al 31 maggio animeranno Bologna, Carpi, Castelfranco Emilia, Correggio e Pavullo e Riccione: un mese dedicato alle arti performative proposte da persone con abilità differenti e alle loro imprevedibili risorse. “Puntiamo i riflettori su artisti che non si sono fermati davanti al proprio limite, ma hanno perseguito le loro potenzialità e passioni” sottolinea Carlotta Sabbatini della direzione artistica. Due le tipologie di iniziative proposte: spettacoli musicali e teatrali e “approfondimenti”, ovvero giornate dedicate a laboratori multidisciplinari, presentazioni di libri, testimonianze, proiezioni di film a tema e convegni di psichiatria del festival

Je so’ pazzo


La storia dell’ex ospedale psichiatrico di Napoli trasformato in un laboratorio sociale diventa un documentario diretto da Andrea Canova. Lo spazio, chiuso nel 2008 e per molto tempo abbandonato al degrado, è diventato, a partire dal 2015, un punto di incontro di nuove risorse creative e una risorsa per il territorio. Venerdì a Torino la prima proiezione. Ascoltiamo un estratto del docufilm. (sonoro)

Festival dell’Europa solidale


Da oggi a domenica spazio alla seconda edizione a Ventotene dell’iniziativa ideata da Abdullahi Ahmed, che intende promuovere una cultura comunitaria fondata sui valori della pace e dell’accoglienza. Sull’isola dibattiti, momenti culturali e tanta buona musica.

Meraviglioso


Da oggi in libreria una storia d’amore tra malattia, cura e maternità ambientata nella Terra dei fuochi. Il servizio è di Clara Capponi.

 

Luca e Vincenza si incontrano all’università e scatta subito una scintilla che divamperà in una straordinaria storia d’amore. Ma un mese prima del matrimonio, Vincenza si ammala di un tumore aggressivo, purtroppo comune nella “Terra dei Fuochi” dove lei vive. I medici prevedono un mese di vita. Vivrà? Si sposerà? Potrà avere dei figli? E’ questa la trama di “Meraviglioso” l’opera di Aurelio Molè, caporedattore della rivista “Città Nuova” e Maurizio Patriciello parroco di Parco Verde in Caivano e da anni uno dei volti più noti della battaglia intrapresa per la rinascita di un territorio inquinato dai rifiuti tossici. Il libro nasce per soffermarsi sugli strascichi, sulle conseguenze che la malattia si porta dietro e anche se nella terra dei fuochi si continua a morire davvero la storia si chiude con una nota di speranza.

Neema fest


A Roma la rassegna culturale con tutti i colori e i suoni dell’Africa. Il servizio di Fabio Piccolino.

 

Questa sera allo spazio Novecento di Roma appuntamento con la seconda edizione del Neema Fest, rassegna di cultura africana che vuole portare nella Capitale un’immagine diversa della musica e dell’arte in genere lontana dalla percezione classica fatta di tamburi, musica tradizionale e djembè. Il primo festival italiano dedicato alla creatività artistica del continente vuole così raccontarne le mille anime e le lingue che lo abitano, le nuove tendenze artistiche, e le sonorità che negli ultimi anni l’hanno resa protagonista di un nuovo fermento culturale. Gli artisti in cartellone sono infatti delle vere e proprie star africane: Nelson Freitas, tra i più famosi artisti del genere Kizomba, Yemi Alade, regina della musica africana e Fally Ipupa, cantante, chitarrista e ballerino congolese.

Pagine aperte


Si celebra oggi la Giornata mondiale del libro: tante le iniziative anche nel nostro paese, per evidenziare l’importanza della lettura come mezzo di approfondimento, conoscenza e informazione. Tra gli appuntamenti da non perdere, la Fiera dei Librai di Bergamo, il bookcrossing sugli aliscafi che collegano Napoli a Ischia e la “Biblioteca vivente” che a Treviso sfida gli stereotipi e i pregiudizi.

 

La Fiera dei Librai di Bergamo si tiene dal 21 aprile al 6 maggio. In questo periodo il Sentierone,la via più frequentata della città – si trasforma in una libreria a cielo aperto, con tanti incontri con scrittori e laboratori.
A Napoli l’iniziativa di bookcrossing sul golfo, attraverso gli aliscafi che collegano Ischia alla terraferma. L’iniziativa è promossa dalla compagnia marittima Alilauro e prevede il libero scambio di libri a bordo delle unità veloci che collegano l’isola verde con Napoli. Meno di un’ora di navigazione per immergersi nella lettura.
A Treviso infine l’iniziativa della Biblioteca vivente: nata in Danimarca in seguito ad un episodio di razzismo nei confronti di un giovane e promossa dall’associazione “Stop the violence”, si è diffusa in tutto il mondo e dal 2003 è riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona pratica per il dialogo interculturale. Lo slogan “Non si giudica un libro dalla copertina!” lascia intendere l’obiettivo della biblioteca vivente: sfidare gli stereotipi e i pregiudizi che a volte non sappiamo neanche di avere, attraverso l’incontro con i libri viventi. Libri che si mettono a disposizione di lettori e lettrici raccontando le proprie storie di vita.