Nasce a Cuneo la biblioteca dove tutti i bambini possono leggere insieme. Il servizio è di Clara Capponi.
Promuovere la lettura senza escludere nessuno creando uno spazio dove anche bambini ciechi, sordi, autistici, affetti da sindrome di Down o disturbi dell’apprendimento possano trascorrere attimi di svago, di gioco e confronto all’insegna dell’inclusione. È l’obiettivo dell’associazione Amici della Biblioteca di Marene, in provincia di Cuneo, che ha attivato una stanza attigua alla struttura già esistente per consultare i libri ma anche come sala incontri, capace di accogliere fino a 15 bambini. Grazie ai volontari e al CSV locale sono disponibili un centinaio di volumi fruibili da bambini disabili e non e altri volumi di interesse più tecnico, dedicati a genitori e educatori. Le attività si svolgono tutti i sabati fino a giugno e per ogni incontro l’educatore di turno, in chiave ludica tratterà un tipo di disabilità coinvolgendo tutti i piccoli che vogliono partecipare. Maggiori informazioni sul sito www.icoloridelventomarene.com
Obiettivo Terra
Sono quasi 1.500 le immagini candidate al concorso fotografico dedicato alle bellezze dei parchi e delle aree marine protette del nostro paese. Oltre ai premi ai partecipanti è previsto un riconoscimento speciale, in collaborazione con Fiaba onlus, all’area protetta più accessibile e fruibile alle persone con disabilità.
Homeland
In Trentino il festival per combattere gli stereotipi sui migranti con la consapevolezza e la cultura. Il servizio di Fabio Piccolino.
Quattro serate, film e mostre librarie: è la terza edizione di “Homeland”, festival che coinvolge i comuni trentini di Dro e Arco con l’obiettivo di superare gli stereotipi e le false verità sul tema dei migranti, avviando una reale integrazione ed accoglienza attraverso una nuova conoscenza e consapevolezza culturale. L’iniziativa, che si apre domani e si svolgerà fino al 24 aprile, affronterà il tema da punti di vista diversi: dell’economia all’informazione, dalla storia alla cultura, con dibattiti, seminari incontri e presentazioni. Homeland propone inoltre la mostra «Libri senza parole. Destinazione Lampedusa» e l’esposizione di libri per bambini e ragazzi «Migrazioni, razzismo, Paesi lontani, gente diversa.
America sotto tiro
Si inaugura a New York la mostra dell’artista di origine austriaca Martin Roth ispirata alla strage di Las Vegas che lo scorso primo ottobre ha causato la morte di 59 persone. L’obiettivo è creare uno spazio di discussione sulla violenza negli Stati Uniti e di sensibilizzare i visitatori alla questione del possesso delle armi.
L’artista distribuirà, durante la mostra, cartoline di protesta pre-stampate ai visitatori invitandoli a compilarle e poi ad inviarle per posta alle aziende e ai politici che continuano a sostenere la National Rifle Association (NRA), che sostiene i possessori di armi. Roth spera che l’installazione non sia solo un mezzo per riflettere sulle stragi, ma si augura che il suo lavoro possa contribuire anche all’azione diretta e alla mobilitazione contro l’uso delle armi. La speranza è quella di vendere l’opera ad un’istituzione museale per poter donare il ricavato alle vittime della strage di Las Vegas.
L’uomo nero
È il brano di Dario Brunori a vincere il premio Amnesty International Italia come migliore canzone sui diritti umani del 2018. Il servizio di Clara Capponi.
“Traccio la condizione di un uomo che si chiede cosa è giusto fare di fronte a un’apparente involuzione dell’essere umano, al ritorno di fiamma di visioni ideologiche e morali che ci piacerebbe pensare morte e sepolte” Dario Brunori descrive così il brano che l’ha portato a vincere il premio che Amnesty international assegna ogni anno alla migliore canzone sui diritti umani. Una canzone sulla tolleranza, che parla al cuore e alle emozioni perché in ogni brano di Brunori sas chi ascolta può ritrovare un pezzo di sé stesso fra le pieghe del quotidiano. La premiazione sarà a Rosolina Mare in provincia di Rovigo domenica 22 luglio, nel corso della serata finale della 21a edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty.
Un bene comune
Anche la scrittrice Dacia Maraini al fianco della Casa internazionale delle donne. Luogo simbolo di Roma a rischio sfratto. Ascoltiamola ai nostri microfoni.
Addio maestro Abreu
Si è spento a Caracas l’inventore del “sistema delle orchestre giovanili e infantili”, il maggior progetto di divulgazione musicale di tutti i tempi. Il servizio di Fabio Piccolino.
José Antonio Abreu ha compreso, prima di chiunque altro, come la musica potesse diventare uno strumento di riscatto sociale per i ragazzi meno fortunati, trasformando questa intuizione in un ambizioso progetto portato negli angoli più poveri del Venezuela. Sorto nel 1975, “El Sistema” ha coinvolto quasi un milione di bambini e oltre 10 mila docenti. Oggi distogliere i ragazzi dalla facile tentazione del crimine può apparire scontato. Non lo era 40 anni fa, quando venne alla luce questo illuminato piano, metafora del lavoro collettivo e della solidarietà. Felici anche i tentativi di imitazione, esportati in più di 50 paesi. La collaborazione tra il maestro Abreu e il nostro Claudio Abbado è stata raccontata in un documentario dal titolo “L’altra voce della musica”.
Stormi, il giornalismo a fumetti per raccontare la realtà
È il nuovo progetto editoriale di Beccogiallo: un sito dove saranno pubblicate due storie al mese di autori emergenti di cui una inedita e una riproposta da antologie o volumi della case editrice da sempre impegnata sui diritti.
Ama chi ti ama
Disponibile nei negozi e in download digitale il progetto discografico per celebrare la donna attraverso le voci di grandi artiste che hanno fatto la storia della musica folk italiana. “Donne raccontate dalle donne”, attraverso voci, idee, passioni e lingue diverse, valorizzando l’impegno della figura femminile nella vita di ogni giorno.
60 film in 7 giorni
Torna il festival dei tre continenti. Il servizio è di Clara Capponi.
Prosegue fino al 25 marzo all’auditorium S. Fedele di Milano il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, l’unico in Italia dedicato alle cinematografie e alle culture dei tre continenti. Il Festival si propone infatti di raccontare gli aspetti più moderni di questi continenti, in particolare dell’Africa, dove l’arrivo di internet ha dato una forte spinta propulsiva all’economia contribuendo a vivacizzare la scena artistica e culturale. Proprio nel 2018 anno europeo del patrimonio culturale Il festival vuole quindi incoraggiare anche visioni condivise su cosa vuole dire essere e sentirsi europei oggi in un’ottica sempre più multiculturale. A promuovere la rassegna l’Associazione Coe, ong da 50 anni impegnata nella cooperazione internazionale e nell’educazione