Al via la XXI edizione del concorso musicale di Amnesty international. Il servizio è di Clara Capponi.
Torna il premio Amnesty Italia, nato nel 2003 dall’idea della sezione italiana di Amnesty e del festival voci per la libertà per premiare una canzone che più di altre ha valorizzato la difesa dei diritti umani.
Entro il 30 gennaio tutti possono segnalare il brano più emozionante uscito lo scorso anno. Solo 10 canzoni tra quelle proposte saranno sottoposte ad una giuria di importanti addetti ai lavori che eleggerà tra le candidate la vincitrice del premio. Il vincitore sarà ospite del festival che si svolge ogni anno a Rosolina a Mare in provincia di Rovigo. La scorsa edizione del premio è stata vinta da Nada con il brano Zona pericolosa.
Libri al parco
Anche a Dossobuono, in provincia di Verona, arriva il bookcrossing . I pensionati del circolo Auser locale hanno imparato a catalogare i testi della biblioteca e da poche settimane li hanno collocati nelle cassette dei giardini pubblici, pronti per essere presi, letti e riportati.
MigrArti
Al via la terza edizione del fondo che premia creatività ed integrazione. Il servizio di Fabio Piccolino.
Un milione e mezzo di euro per finanziare progetti di cinema e spettacolo dedicati alle diverse culture presenti in Italia: è la terza edizione del fondo MigrArti, con il quale il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo intende aiutare l’espressione creativa delle comunità nel nostro Paese favorendone la conoscenza e facilitando il confronto e l’integrazione. Due i bandi previsti: quello dello spettacolo, aperto a progetti di teatro, danza e musica, e quello del cinema, dedicato a rassegne, cortometraggi e documentari. Un’iniziativa che mira a consolidare il legame con i “nuovi italiani”, riconoscendo e valorizzando le loro culture di provenienza: per partecipare c’è tempo fino al 10 gennaio.
Rebibbia 24
Sette studenti dell’Università di Roma Tre insieme a venti detenuti per realizzare un docufilm che racconta l’arte in carcere dietro le quinte del palcoscenico del Teatro Libero del penitenziario romano. Un viaggio verso la comprensione del mistero della libertà dell’arte che abbatte muri, cancelli e pregiudizi.
Grazie al bando “Sillumina”, con il supporto di MiBACT e SIAE, un gruppo di studenti del DAMS – Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre, ha portato le telecamere all’interno dell’Auditorium di Rebibbia. Da allievi del Laboratorio di Arti dello Spettacolo sono diventati collaboratori professionali nel progetto Rebibbia 24 che racconta il dietro le quinte dell’arte in carcere, a 24 fotogrammi al secondo. Dopo mesi di presenza sul palcoscenico del carcere romano insieme ai detenuti-attori del Teatro Libero di Rebibbia per la realizzazione dello spettacolo Hamlet, sette studenti hanno affiancato venti detenuti nella realizzazione di un docufilm che racconta frammenti delle biografie di ciascuno dei protagonisti.
«Quest’attività didattico-artistica, dai forti connotati civili, rappresenta perfettamente il senso che Roma Tre attribuisce alla “terza missione”, quale raccordo tra l’ateneo e la società», commenta il rettore di Roma Tre, Luca Pietromarchi. «Siamo fieri dei nostri studenti e dei loro docenti che, con tanto impegno e passione, fanno entrare l’università in luoghi chiusi, troppo spesso dimenticati, come le carceri. I nostri studenti e i detenuti attori, collaborando nello studio e nel processo creativo, testimoniano quanto possano essere incrociati i percorsi della formazione e della riabilitazione».
La sfida dell’incontro
A Todi, in provincia di Perugia, la mostra dedicata alle migrazioni che propone una visione allo stesso tempo particolare e globale del fenomeno. Uno sguardo realista che vuole contrastare le informazioni distorte e scorrette che ne influenzano la percezione comune alimentando gli stereotipi.
Agricoltura senza caporalato
In libreria il volume edito da Donzelli che analizza il fenomeno del reclutamento illegale dei lavoratori nei campi Una riflessione a più voci su un fenomeno che interessa l’intera società civile e sull’impegno per la costruzione di una comunità che riconosca i diritti di tutti.
Murales, creatività e integrazione
A Raffadali, in provincia di Agrigento, un progetto dedicato a rifugiati e richiedenti asilo che ha visto la nascita di un laboratorio artistico. Attraverso la street art, infatti, si è attivato un percorso di scoperta delle radici e delle tradizioni del paese ospitante con l’obiettivo di creare un incontro tra culture, diversità e appartenenze.
Chi trova un lavoro trova un tesoro
Sugli scaffali per Erickson un libro nato dall’esperienza dei Percorsi di educazione all’autonomia dell’Associazione Italiana Persone Down, rivolto sia a giovani adulti con disabilità intellettiva sia a tutti i ragazzi con difficoltà che sono in cerca di un impiego. Il volume è scritto da Monica Berarducci e Anna Contardi. Quest’ultima ai nostri microfoni.
(sonoro)
Cinquanta primavere
Nelle sale la commedia al femminile di Blandine Lenoir che affronta i cambiamenti e le difficoltà di una donna che si prepara ad affrontare i suoi 50 anni. Davanti a una nuova stagione della vita, la protagonista rifiuta le regole di una società che la invita a mettersi da parte, diventando protagonista di sé stessa.
Social film fund
400mila euro per raccontare con un film il Sud che non si arrende. Il servizio è di Clara Capponi.
Raccontare il sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano è l’obiettivo del nuovo bando Social Film Fund – Con il Sud”, nato dal comune interesse di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD. L’iniziativa è unica nel suo genere: permette infatti l’incontro tra imprese e professionisti dell’audiovisivo con enti del Terzo settore e del volontariato, favorendo percorsi di coesione sociale e contribuendo alla diffusione di temi sociali di rilievo nel Sud Italia. A disposizione 400mila euro da destinare a opere audiovisive che parlino sviluppo sociale, culturale ed economico del Meridione. L’iniziativa è dedicata ad Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore tarantino scomparso poche settimane fa, e vuole dare voce a un Sud che crea nuovi modelli di sviluppo e di comunità.