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Blu speranza


Anche in Italia, tante le iniziative in occasione della giornata internazionale della consapevolezza dell’Autismo. Il servizio di Katia Caravello. (sonoro)

Si celebra oggi 2 aprile la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo. La ricorrenza è stata indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007 per parlare di questo delicato disturbo neuropsichico e per non dimenticarsi delle persone che vivono tale condizione, delle loro famiglie e, in generale, di tutti coloro che ogni giorno hanno a che fare con l’autismo. Per dare un segnale di cambiamento, l’organizzazione Autism Speaking da anni promuove la campagna Light It up the Blue (accendi di blu) che mira ad illuminare con il colore blu tutti i monumenti principali del mondo. Tanti i convegni, gli eventi sportivi e culturali e le manifestazioni pubbliche organizzate su tutto il territorio nazionale per informare e sensibilizzare sul tema.

Così non va


Giudizio negativo della Fish sul reddito di cittadinanza. “Con l’approvazione in seconda lettura al Senato del decreto legge – dichiara la Federazione per il superamento dell’handicap – si conclude in modo infelice il percorso legislativo di un provvedimento sul quale il movimento delle persone con disabilità aveva chiesto significativi cambiamenti”.

Il vuoto dietro le sbarre


Dal sovraffollamento carcerario alle pene alternative. Dai minori nei centri di permanenza al caso Diciotti. Nella relazione del Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma, tutte le criticità del sistema giudiziario italiano. E richiama ala dignità e al rispetto della persona.

La parità di genere passa anche attraverso le parole


Se ne parlerà oggi a Napoli in un evento intitolato “Maschile, femminile… e al plurale?”, durante il quale si aprirà una riflessione su quanto l’italiano sia davvero una lingua paritaria. Appuntamento presso la Sala del Capitolo del museo di San Domenico Maggiore.

Uno sforzo in più


Sono circa 4 milioni le famiglie di persone con disabilità, per le quali il Dopo di noi è un’incognita preoccupante. Le onlus Oltre lo sguardo e Hermes hanno realizzato uno spot, in cui entrano nelle case di questi nuclei e danno la parola a giovani e adulti. La legge c’è, dicono, ma va perfezionata.

Non solo a parole


A Milano la Caritas ospita ventuno migranti esclusi dall’accoglienza pubblica. Il servizio di Katia Caravello. (sonoro)

Grazie ai €30.000 raccolti durante la fiera “Fa’ la cosa giusta!”, svoltasi a Milano nei giorni 8, 9 e 10 marzo 2019, Caritas Ambrosiana potrà accogliere 21 migranti che, non potendo più essere ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria, sarebbero finiti in strada. In base al cosidetto decreto Salvini, convertito nella legge 132 del 2018, infatti, i titolari dei permessi umanitari e chi ha ricevuto il nuovo permesso per protezione speciale non possono entrare nel sistema di accoglienza (ex SPAR) e sono costretti ad interrompere i percorsi di integrazione già intrapresi. L’istituzione del “Fondo di solidarietà” permetterà all’organismo diocesano di offrire ospitalità e accompagnamento sociale a coloro a cui, per effetto della normativa vigente, sarà revocata nelle prossime settimane l’ospitalità dalle Prefetture.

Sole mai


A Palermo, in un bene confiscato alla mafia, inaugurato uno sportello antiviolenza finanziato da Fondazione Con Il Sud e promosso dall’associazione Life and Life. Ascoltiamo la responsabile dell’iniziativa Valentina Cicirello. (sonoro)

“Fatima una di noi”


Prese a calci e pugni perché indossavano il velo. È il racconto di una ventenne di origini marocchine che a Torino, con alcune amiche, è stata aggredita da una coetanea mentre tornava a casa con l’autobus. Tra i tanti attestati di solidarietà anche quello della Uisp: la giovane frequentava la piscina femminile della Massari gestita dall’associazione.

Medici senza fissa dimora


Arriva a Ostia, sul litoraneo romano, il progetto che fornisce assistenza sanitaria e psicologica a tutti quelli che non vedono tutelato il loro diritto alla salute. Uno sportello di ascolto con al centro la persona e i suoi bisogni, per ricostruire una cultura dell’umanità, del rispetto e dell’accoglienza.

Discriminata due volte


È la condizione che vivono le donne con disabilità ancora oggi nel nostro Paese. La denuncia, ai nostri microfoni, di Silvia Lisena dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. (sonoro)