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Mai abbassare la guardia


In Italia si stima che siano 8 milioni 816 mila le donne che nel corso della vita abbiano subito qualche forma di molestia sessuale. Oltre un milione ne sono state vittime in ufficio o in azienda. È l’allarmante fotografia dell’Istat su un fenomeno ancora troppo lontano da essere debellato.

Vorrei ma non posto


Il tormentone estivo di Fedez e J-AX è diventato l’incipit del progetto dedicato al bullismo e al cyberbullismo promosso da tre associazioni della provincia di Salerno: A voce alta, Asad Pegaso e Sui Generis. Una rete di volontari e operatori per avvicinarsi a un disagio sociale che i giovani vivono nella loro quotidianità.

Dietro la lavagna


Continuano a far discutere le frasi scritte su un rapporto di autovalutazione di un liceo di Roma, dove si legge che “tutti gli studenti, tranne un paio, sono di nazionalità italiana e nessuno è diversamente abile”. Condanna unanime delle associazioni. Per la Fish, “episodi che riportano indietro le lancette di decenni, un insulto per milioni di persone con disabilità”.

Fuori campo


Bloccati alle frontiere, negli spazi aperti e negli edifici occupati delle città, nei ghetti delle aree rurali, senza accesso ai beni essenziali e alle cure mediche di base. Vivono così migliaia di richiedenti asilo e rifugiati secondo il nuovo rapporto di Medici senza frontiere. Persone che pur essendo regolarmente presenti sul territorio italiano, si trovano al di fuori di un sistema di accoglienza. Giuseppe De Mola di Msf. (sonoro)

L’altra Macerata


La città marchigiana è tra le più accoglienti d’Italia. A confermarlo Refugees Welcome Italia che sta portando avanti una serie di progetti d’integrazione di richiedenti asilo in famiglie in tutta la provincia. Come racconta ai nostri microfoni, la presidente dell’associazione Fabiana Musicco. (sonoro)

Vince solidarietà


Sostenere le donne che hanno un tumore accompagnandole in auto a fare la chemioterapia. Si chiama PinCar ed è il servizio offerto dall’associazione “Insieme per…” alle pazienti oncologiche del reparto di senologia del Policlinico di Palermo. Tra le iniziative portate avanti dalle volontarie anche la donazione di parrucche per chi ne ha bisogno.

Ferma condanna


La esprime il Forum del Terzo Settore dopo i noti fatti di Macerata “La nostra piena solidarietà – dichiara la portavoce Claudia Fiaschi – va ai ragazzi colpiti da tanta brutale violenza ed al Gruppo Umana Solidarietà, che accoglie nei suoi progetti alcuni di loro. Rivolgiamo il nostro appello alle istituzioni e alla politica perché facciano la loro parte affinché non vengano alimentate paure né tantomeno incitate forme di xenofobia e razzismo”.

Il viaggio nelle Rems


StopOpg rilancia la propria attività di monitoraggio sulle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza . Ad oggi sono 600 le persone ospitate nelle strutture, meno della metà degli internati degli Ospedali psichiatrici giudiziari del 2011. Stefano Cecconi portavoce della Campagna. (sonoro)

Porte aperte


Sono più di mille le persone in difficoltà economica visitate gratuitamente lo scorso anno a Borgomanero, in provincia di Novara, da 23 primari in pensione coadiuvati da psicologi e infermieri volontari dell’Auser, grazie ad apparecchiature finanziate da donatori privati. Secondo uno studio del Censis, 12 milioni di italiani rinunciano a prestazioni sanitarie per motivi economici.

Rosarno chiama Italia


Dopo l’ultima tragedia legata al degrado e all’immigrazione, gli abitanti delle baraccopoli chiedono di non essere abbandonati. Il servizio di Anna Ventrella.

 

Prigionieri d’Italia – “Noi migranti nel ghetto, prigionieri in Italia” questa l’amara affermazione di alcuni migranti ospiti di uno dei centri di accoglienza sovraffollati e tristemente noti alle cronache per atti di violenza e distruzione. Rosarno, Foggia, Castel Volturno, sono popolati dai “diniegati” dalle commissioni asilo e ingoiati nella lunga trafila dei ricorsi. Una geografia dell’emarginazione che ha ricevuto un paradossale riconoscimento istituzionale con la nomina di tre commissari straordinari con l’obiettivo preciso di superare le “situazioni di particolare degrado” in territori “caratterizzati da una massiva concentrazione di cittadini stranieri. Ma l’Italia continua ad essere il paese delle baraccopoli, come quella di San Ferdinando, tristemente nota per essere stata distrutta da un incendio nel quale ha perso la vita la giovane originaria della Nigeria e due persone sono rimaste ferite. Purtroppo, questo luogo sembra condannato a narrare ancora atti di inaudita violenza anche verso chi, facendo il proprio lavoro, vorrebbe raccontare il territorio con le parole di chi lo vive.