Il dibattito sulla legalizzazione della Cannabis, avviato nell’Aula della Camera dei deputati, accende lo scontro politico e divide le associazioni che da sempre si occupano di contrasto alle dipendenze. Il servizio di Clara Capponi.
Approda in aula la proposta per la legalizzazione della cannabis, sottoscritta da oltre 200 deputati. Il progetto di legge consente la coltivazione di cannabis per uso personale mentre per la detenzione il tetto massimo è di 5 grammi fuori e 15 grammi in casa. Restano proibiti e puniti lo spaccio e il consumo mentre il commercio è consentito in regime di monopolio statale ma sono previste anche norme specifiche per l’utilizzo a scopi terapeutici. fra le associazioni il dibattito è aspro : per il fronte del no La cannabis e’ dannosa per i minori e la legalizzazione non riduce il mercato nero sostengono le comunità di san Patrignano e giovanni XXIII. Il forum droghe spera invece che la discussione parlamentare possa entrare nel merito delle questioni che riguardano milioni di cittadini vessati da divieti e punizioni» augurandosi che «il Parlamento approvi in tempi rapidi una riforma dovuta e richiesta dal Paese.
Fuori dal podio
L’Italia scende e si posiziona all’ottavo posto della classifica dei Paesi del G20 per il livello di benessere dei bambini. Cosa fare per invertire questo trend? Lo abbiamo chiesto a Raffaela Milano, direttrice dei programmi di Save the Children.
La calda estate dell’accoglienza
Strutture sempre più al collasso per gestire numeri tutt’altro che emergenziali. La denuncia della Campagna LasciateCIEntrare. Il commento della portavoce Gabriella Guido. (sonoro)
Acqua bene comune
230mila firme raccolte a sostegno della petizione popolare contro la privatizzazione riproposta dai decreti Madia, ma bocciata con il referendum del 2011. Una delegazione del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha consegnato alla presidente della Camera Boldrini il documento, nel quale è anche avanzata la proposta di inserire il diritto di questa preziosa risorsa naturale nella nostra Costituzione.
“Un’occasione persa”
È il commento dell’associazione nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale dopo l’approvazione dei nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza sanitaria. Ascoltiamo il presidente di Anffas, Roberto Speziale. (sonoro)
Voglia di vivere insieme
È quanto emerge dalla testimonianza nei campi rom di Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group, da sempre impegnato in difesa dei diritti umani. Il servizio di Anna Ventrella.
Le famiglie Rom indigenti vogliono vivere insieme, solidali l’una con l’altra, sulla terra che appartiene a tutta l’umanità – afferma Roberto Malini – e desiderano decidere il proprio destino autonomamente, senza che siano altri a decidere per loro. Sono in grado di costruire abitazioni provvisorie, di mandare i figli a scuola e di provvedere alle proprie famiglie. Quando sentiranno la necessità di avere una casa, vogliono sceglierla liberamente, senza associazioni né istituzioni che hanno la pretesa di voler interpretare la volontà di gente libera. “Superare i campi Rom” è un proclama – prosegue Malini – che toglie ai Rom la loro autonomia e la loro libertà, sostituendole con gli scopi delle organizzazioni che vivono di fondi pubblici. L’impegno accanto alle famiglie Rom indigenti è sempre più difficile, ma EveryOne Group è accanto a loro, con determinazione, difendendo la verità e gli ideali alla base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e del sogno del popolo Rom.
A 15 anni dal G8 di Genova, verità e giustizia non sono state fatte
Il 19, 20 e 21 luglio 2001 si svolse a Genova il G8, sotto la guida italiana. A protezione dei potenti che lì si riunivano, fu creata una ‘zona rossa’, chiudendo vie e quartieri tra grate di ferro e stravolgendo l’assetto urbanistico della città.
Centinaia di migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo, decisero di organizzare un contro vertice, con manifestazioni e decine di seminari tematici.
Furono giorni entusiasmanti e tragici. Perché da un lato segnarono l’entrata in scena di un vasto movimento altermondialista, che avrebbe segnato di sé gli anni successivi a livello internazionale, dall’altro perché le forze dell’ordine esercitarono contro quel movimento una repressione violentissima e ingiustificata, tanto da far dire ad Amnesty che in quei giorni a Genova ci fu la più grave sospensione della democrazia in un paese occidentale dal dopoguerra.
Il 20 luglio un ragazzo, Carlo Giuliani, fu ucciso da un colpo d’arma da fuoco partito da una camionetta dei carabinieri durante gli scontri provocati dalla carica della polizia contro la manifestazione dei centri sociali.
Sulla morte di Carlo verità e giustizia non sono mai stati fatti. Ai genitori, alla sorella che per anni si sono battuti perchè i responsabili della morte di Carlo fossero giudicati e condannati, manifestiamo ancora una volta tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà.
Purtroppo non solo le responsabilità di quella morte, ma di tutti gli episodi più cruenti – dalla mattanza alla scuola Diaz alle torture di Bolzaneto – sono ben lungi dall’essere chiarite e i colpevoli puniti.
Anzi, a dimostrazione del clima di omertà, ieri al Senato è andato in scena uno spettacolo vergognoso, con il rinvio sine die della discussione sul disegno di legge che introduce anche in Italia il reato di tortura, che tante vittime ha fatto e continua a fare- da Cucchi ad Aldrovandi a Uva a Magherini, solo per citare alcuni dei casi recenti. L’unico reato previsto dalla Costituzione che dopo settant’anni non è stato ancora vietato dal nostro ordinamento! E questo nonostante i tanti pronunciamenti internazionali che accusano l’Italia di torture e violazione dei diritti umani.
Genova è ancora tra di noi, in tutti i sensi. La nostra battaglia per la verità, per garantire il libero diritto a manifestare e impedire soprusi e violenze, ancora più gravi se commessi da chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico, è più che mai attuale e urgente.
Roma, 20 luglio 2016
Vademecum contro la ludopatia
A diffondere la guida è il Comune di Riva Ligure, in collaborazione con Bper Banca, Campagna Mettiamoci in gioco e CSV Modena. Il documento intende aiutare le famiglie di giocatori patologici a monitorare la situazione reddituale e patrimoniale della famiglia rieducandolo a una corretta gestione del denaro.
Dietro la lavagna
“Da quando le Province hanno cessato di gestire il trasporto gratuito per gli alunni con disabilità si sono diffuse gravi condizioni di disagio”. Torna a ribadirlo con forza la Fish. “Non esiteremo ad agire – spiega la Federazione italiana superamento handicap – contro le giunte e gli assessori che non hanno provveduto ad attivare in tempi utili questi servizi”.
Passi avanti
La commissione servizi sociale dell’Assemblea regionale siciliana approva il nuovo piano unico per gli interventi socio-sanitari. Soddisfazione dal Coordinamento regionale salute mentale per il riconoscimento del lavoro fino ad ora svolto dalle 250 comunità che forniscono assistenza a oltre 2500 pazienti.