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Tempo scaduto


Se entro fine agosto le giunte regionali non avranno preso decisioni e stanziato fondi per l’assistenza scolastica rivolta agli studenti con disabilità, potranno essere denunciate per interruzione di pubblico servizio. All’iniziativa, lanciata da Fish, aderiscono anche diverse associazioni che chiamano in causa il governo affinché risolva una situazione insostenibile.

Gioco dell’oca sui diritti umani


A causa di nuove modifiche del testo al terzo passaggio parlamentare, il reato di tortura continua a non essere inserito all’interno del nostro codice penale. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “In questo bicameralismo che abbiamo oggi il Senato farà delle modifiche, ci sarà chi lo modificherà in meglio chi in peggio, si andrà ai voti, il testo comunque non sarà uguale a quello ricevuto e si tornerà alla Camera. Temo che alla fine chi chiede che non si introduca il reato di tortura, perché non gli piace il testo, in un modo o nell’altro alla fine avrà ragione.”

Muro contro muro


Mentre la politica europea si rimpalla le responsabilità sull’accoglienza dei migranti, il mondo del terzo settore avanza proposte concrete. Ce ne parla Clara Capponi. “Dall’accoglienza locale alla revisione dei regolamenti per le missioni in mare e il diritto d’asilo. Quello proposto in queste settimane dalle organizzazioni non profit è un vero piano alternativo per rispondere al muro contro muro dell’unione Europea. Per la Caritas, oltre a rafforzare il sistema europeo di asilo, occorre permettere arrivi legali e sicuri attraverso la concessione di visti umanitari e la revisione del regolamento di Dublino. Come sostiene Anci un’altra urgenza è quella della distribuzione equa dei migranti su tutto il territorio nazionale grazie alla mediazione fra regioni governo e Comuni, mentre il Centro Astalli spinge su un maggiore controllo delle frontiere. Forte perplessità infine è stata pressa da Arci e Cir sulla “selezione dei richiedenti asilo da trasferire in base alla loro nazionalità dal momento che il quadro internazionale di protezione parte sempre dall’analisi situazione individuale. Intanto l’appuntamento è per il 20 giugno con l’iniziativa Fermiamo la strage subito! organizzata a Roma e Firenze da oltre 30 sigle nazionali.””

Housing first


Ovvero la casa come diritto fondamentale dell’uomo. A Scicli, in provincia di Ragusa, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Con il Sud prevede la ristrutturazione di un antico convento che servirà da abitazione per 18 persone e come primo passo per il recupero di marginalità e gestione del disagio sociale.

Saldo negativo


Lo scorso anno in Italia si sono registrati molti più decessi che nascite. Secondo il Bilancio demografico dell’Istituto di Statistica sono 100mila unità in meno, record dalla prima guerra mondiale. La popolazione a crescita zero è solo grazie ai flussi migratori.

“A Roma l’amore conta”


Così ha dichiarato il primo cittadino di Roma Ignazio Marino  nel partecipare al gay pride di sabato mentre ha sfilato in testa al corteo di oltre 250mila persone sotto uno striscione del Comune. “Per ribadire con fermezza – ha aggiunto – il nostro impegno per i diritti di tutti”.

Rubinetti chiusi


Il 12 e 13 giugno 2011, 26 milioni di italiani votarono espressamente a favore dell’acqua pubblica. Quattro anni dopo, denunciano le associazioni, quel risultato referendario è stato completamente disatteso dalla politica che ha cominciato a privatizzare il servizio idrico nazionale.

Mai più


Secondo l’Istat sono quasi 7 milioni le donne vittime nel corso della loro vita di una qualche forma di violenza. Il servizio di Anna Ventrella. “Violenza contro le donne: fenomeno grave, poco denunciato, ma in lieve diminuzione. E’ quanto emerge dal rapporto Istat sulla violenza contro le donne. Il fenomeno della violenza e dei maltrattamenti contro le donne ha assunto, nel nostro Paese, grande rilevanza: sono stimate in quasi 7 milioni le donne italiane tra i 16 e i 70 anni che hanno subito nel corso della vita, dentro o fuori della famiglia, una forma di violenza, fisica o sessuale; 1 milione 400 mila donne hanno subito forme di violenza sessuale prima dei 16 anni; oltre 7 milioni di donne hanno subito o subiscono violenza psicologica. Spesso, inoltre, coloro che subiscono forme di violenza psicologica sono anche vittime di violenze fisiche o sessuali. Ma si intravedono anche piccoli segnali positivi, di diminuzione del fenomeno,  soprattutto per una maggiore autonomia e consapevolezza delle donne, in particolare delle più giovani.”

DyMove, combattere la discriminazione nel mondo del lavoro


dinamo2 La lotta alle discriminazioni sui luoghi di lavoro ha ancora molta strada da fare nel nostro paese. Proprio con l’intento di invertire questa rotta nasce il progetto DyMove-Diversity on the Move, promosso dall’Unar in partnership con diverse realtà della società civile, che punta a sensibilizzare il settore pubblico e privato, attraverso campagne di informazione e corsi di formazione dedicati.

Secondo la ricerca “Il diversity management per una crescita inclusiva“, realizzata nell’ambito del progetto, a utilizzare strategie inclusive, infatti, sono soprattutto aziende di grandi dimensioni, mentre pressochè nullo è l’impegno nelle pubbliche amministrazioni e nel settore dei trasporti, prive di una strategia di lungo periodo.

“Quello della discriminazione è un tema importante da portare all’attenzione in un momento come questo in cui sentiamo alzarsi un rumore assordate proveniente dai discorsi sulle ruspe e sui migranti – sottolinea Marco De Giorgi, direttore dell’Unar -. Purtroppo oggi si fa molta speculazione su questi argomenti, proprio per questo oggi presentiamo un progetto che va nella direzione indicata dalla strategia 2020 dell’Unione europea, che prevede una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In questo caso l’obiettivo e’ sviluppare occupazione senza perdere vista i temi della giustizia sociale”.

Secondo i promotori del progetto investire nella diversità non solo è doveroso, ma è anche conveniente. “Un’azienda che investe in multiculturalità ha un profitto stimato del 35% in più, se investe nella diversità  di genere l’introito cresce del 18%. Lo dicono diversi studi internazionali ma in Italia sono pochissime le aziende che lo fanno – spiega Marco Buemi, responsabile del progetto -. All’estero hanno invece compreso la necessità di sviluppare strategie di diversity management per accaparrarsi l’utenza. Lo hanno fatto nella metro di Londra, per esempio, potenziando il servizio per i disabili”.

Con Atac e Ferrovie dello Stato, tra Giugno e Settembre, partiranno alcuni corsi di formazione sulle diversità, pensati proprio per le persone che sono più a contatto con la clientela. “Coinvolgeremo il personale di front line, cioè coloro che danno informazioni – aggiunge Buemi – e che in alcuni casi sono quelli che discriminano di più, anche senza volerlo”.

Mai più


Il tribunale civile di Roma ha condannato il Campidoglio accogliendo il ricorso di associazione 21 luglio e Asgi. Per la prima volta in Europa è stato riconosciuto il carattere discriminatorio di un campo nomade. Prossimo atto, l’immediato superamento di queste strutture per dare effetto alla sentenza.