300 milioni per il fondo alle politiche sociali, 200 per il fondo sulla non autosufficienza, che comprende interventi per i malati di Sla. È questa la parte destinata al “sociale”, delineata dai relatori della legge di stabilità, sui 900 milioni a disposizione. E che non ha convinto il Comitato 16 novembre che per il 21 di novembre protesterà davanti al ministero dell’Economia.
Forbice sociale. In sei anni tagliate il 90% delle risorse, che in euro fanno 1,8 miliardi, per le persone con disabilità. La denuncia della Fish certifica anche che chi in Italia si occupa di anziani e non autosufficienti ha un tasso di occupazione inferiore alla media, ovvero meno 8% delle donne tra i 25 e i 44 anni.
La giusta Stabilità. Nei giorni in cui la Legge si sta delineando in Parlamento, il Forum del Terzo Settore ribadisce con forza che le istanze sollevate nei giorni scorsi da parte di numerose associazioni, vengano accolte nel testo definitivo. “Si tratta – dice il Forum – di temi sostanziali per il mondo del non profit, che riguardano moltissimi cittadini, e che devono diventare una priorità anche per il Governo”.
Felice stop. La Commissione Affari Sociali della Camera ha bocciato lo schema di decreto con le nuove tabelle per la valutazione dell’invalidità civile, così come richiesto la scorsa settimana dalla Fish. “Nel testo – ricorda il presidente Barbieri – c’è una palese violazione dei principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia nel 2009”.
Risorse ritrovate. Arrivano con la Legge di stabilità i soldi per i malati di Sla e le non autosufficienze più gravi. Per i dettagli occorrerà però attendere la destinazione della dote da 6,7 miliardi in tre anni liberata con la rinuncia al taglio dell’Irpef e la riscrittura del Fondo per il sociale di palazzo Chigi. La conferma è arrivata dal ministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
Risorse sociali. Dopo la mobilitazione del Comitato Cresce il welfare, cresce l’Italia, il governo è pronto a ripristinare un fondo di 900 milioni di euro e destinarlo alle politiche sociali. L’emendamento è inserito nella Legge di stabilità che in queste ore è in Commissione Bilancio della Camera.
In difesa del sociale. Oltre 50 associazioni riunite nel Comitato Cresce il welfare, cresce l’Italia sono scese in piazza oggi a Roma davanti a Montecitorio per chiedere al governo meno rigore e più equità. Una delegazione è stata anche ricevuta dai capigruppo della Camera per lo sblocco del fondo sull’autosufficienza. C’era anche Fausto Casini, presidente di Anpas.
La voce dei diritti. Il comitato “Cresce il Welfare, cresce l’Italia” si mobilita e domani a Roma si ritrova in piazza Montecitorio alle 11 dove confluiranno i gruppi dei volontari e attivisti delle cinquanta organizzazioni sociali che daranno vita a flash mob in vari punti della città. Le delegazioni delle varie organizzazioni incontreranno poi gli esponenti delle istituzioni. Diretta streaming su questo sito, www.giornaleradiosociale.it
Occhi aperti. Spiraglio positivo arriva dalla Commissione Affarsi Sociali della Camera, sono stati approvati alcuni emendamenti che rifinanziano alcuni Fondi, tra cui quello per la non autosufficienza “Siamo comunque all’erta. Questi emendamenti non li diamo affatto per sicuri, – dice Pietro Barbieri, presidente della Fish – bisogna vigilare e far sentire la nostra voce”. E il primo appuntamento è per dopodomani davanti Montecitorio per il presidio promosso dal Comitato Cresce il welfare, cresce l’Italia.
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