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Parola d’ordine: cittadinanza


Parola d’ordine: cittadinanza. Il neo ministro all’integrazione Cecilie Kyenge lancia ai nostri microfoni le priorità del suo mandato.
 

Il verde fa bene


Il verde fa bene. Secondo un’indagine dell’Istituto nazionale di economia agraria, l’agricoltura sociale aumenta le capacità relazionali, professionali e il grado di autonomia delle persone con disabilità. Anche per i soggetti svantaggiati si registra un miglioramento del benessere individuale e della qualità della vita.
 

 

Lasciateci entrare


Lasciateci entrare. Parte oggi la campagna affinché si possano visitare liberamente i Centri di identificazione ed espulsione sul territorio italiano ed europeo. Tra le organizzazioni promotrici c’è anche l’Arci. Ai nostri microfoni la responsabile Cie dell’associazione, Carmen Cordaro: “Non si può entrare nei luoghi di detenzione, non si può entrare in Italia, se non con un parlamentare, ma non si può entrare neanche nel resto d’Europa. I cittadini, né le organizzazioni a tutela dei migranti, né i giornalisti riescono ad entrare nei luoghi di detenzione, dove viene privata la libertà personale dei migranti”. 

 

Cara presidente, ti scriviamo


Cara presidente, ti scriviamo. “Basta essere trasferite come pacchi. Chiediamo un trattamento dignitoso”. Quarantacinque donne eritree, rifugiate politiche in Italia, prendono carta e penna per denunciare il proprio stato di abbandono. Destinataria della lettera la presidente della Camera Laura Boldrini. Che risponde a stretto giro: “Farò di tutto per trovare una soluzione che vada incontro alle vostre esigenze e a quelle dei vostri figli”.

Toscana solidale


Toscana solidale. I 4 nuovi ospedali in costruzione a Prato, Pistoia Lucca e Apuane saranno interamente a misura di disabile. La regione ha incaricato il consigliere del presidente per la difesa dei diritti delle persone disabili, di testare la rispondenza alla normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali, culturali e della comunicazione dei progetti dei 4 ospedali, in corso di esecuzione dal maggio 2010.

Storica sentenza


Storica sentenza. Spetta alle Province assicurare l’assistenza agli alunni con disabilità. Ad affermarlo è il Consiglio di Stato che ha confermato quanto pronunciato in passato da altre sentenze dei Tribunali amministrativi regionali. Soddisfatta la Ledha: “La decisione metta fine, una volta per tutte, al balletto di responsabilità”.
 

 

Voglia di futuro


Dopo il festival di Lucca, cresce nel mondo del volontariato il desiderio di essere protagonista nella vita sociale italiana. Ai nostri microfoni le richieste del presidente di Anpas, Fausto Casini, al futuro governo per dare slancio al mondo del terzo settore: “Cinque x mille, servizio civile, sono elementi simbolici, però, che, con poco, si possono dare dei segnali. L’altro intervento fondamentale, è quello di ragionare insieme alle Regioni per ricostruire il mercato interno del lavoro, agendo sulla cura, agendo sulle politiche ambientali, agendo anche sulla pena, in generale, cioè, sui luoghi di carcerazione. Tutto questo va spostato verso dinamiche di attività dei cittadini in favore del prossimo.”

Bene comune


Bene comune. Al via la petizione online per il diritto in tutta Europa, Italia compresa, all’acqua pubblica. Due i testimonial d’eccezione: il costituzionalista Stefano Rodotà e l’attrice Lella Costa. Ascoltiamo i loro appelli: “Da oggi i cittadini europei possono chiedere alla Commissione Europea che l’acqua venga  messa fuori dal mercato in tutta Europa, e ci serve il tuo contributo per centrare l’obiettivo. Per firmare bastano pochi secondi: basta andare sul sito ww.acquapubblica.eu”. 

Sbarre senza futuro


Sbarre senza futuro. Dura la relazione del garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale dopo la visita al carcere di Castelfranco Emilia, a Modena. Dai detenuti è arrivata pressante la richiesta di lavoro. Molti di loro sono impegnati a rotazione in mansioni domestiche con guadagni assai modesti.

Dobbiamo fare in fretta


È l’appello di Don Luigi Ciotti al mondo politico, ma anche a tutti i cittadini per continuare la battaglia corro la corruzione nel nostro Paese. Ascoltiamo il fondatore di Libera che ci parla dei tre modi per uscire dal buio della criminalità: ”Corruzione: ancora una volta dobbiamo dirci che la strada è in salita, che tre parole dobbiamo, non solo scriverle sulla carta o leggerle con gli occhi, ma viverle, tradurle concretamente, ci vuole continuità da parte di tutti. Non possiamo essere cittadini ad intermittenza. La seconda parola da fare nostra, è la condivisione che è in noi che vince, e costruire insieme il  camminare insieme; e la terza è la corresponsabilità e il cambiamento,  bisogno di ciascuno di noi”.