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“Non è la nostra lingua”


Una proposta di legge giudicata inadeguata, perché conferisce uno “status differenziato” a chi non sente e non un deficit superabile con un protocollo sanitario. Il Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi si pone contro il riconoscimento della Lingua dei Segni, perché dicono: “Non sentire non vuol dire non parlare”.
 

Invisibili all’Istat


I dati delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale sono assenti nell’ultimo rapporto sulla povertà redatto dall’istituto di ricerca. Lo denuncia l’Anfass e il suo presidente Roberto Speziale che auspica “che il nostro Paese voglia finalmente mettere in campo seri strumenti di rilevazione in tal senso come è ratificato dalla Convenzione Onu”.
 

Diritti negati


I Cie non funzionano: di tutti gli stranieri trattenuti nel 2011 sono stati rimpatriati solo la metà, ma contribuiscono a stigmatizzare il migrante e ad associare criminalità e migrazione. Lo denuncia Medici per i diritti umani a margine della presentazione di un nuovo rapporto sui centri di identificazione ed espulsione.

Cittadini di fatto


Storica sentenza della Corte d’Appello di Napoli per chi nasce in Italia da genitori stranieri. Il servizio è di Giuseppe Manzo. La Corte di Appello di Napoli si è pronunciata sui nati di seconda generazione con una sentenza che diventa precedente. Riconosce il diritto di cittadinanza italiana per la persona nata in Italia da genitori stranieri anche se non risulta essere stata iscritta all’Anagrafe Italiana regolarmente e continuativamente nel periodo in cui era minorenne. A esprimere soddifazione sul sito dei Giuristi Democratici è l’avvocato Simona Fiordelisi. Per molti anni – ha dichiarato la giurista – l’interpretazione letterale dell’art. 4 della Legge 91/92 ha contribuito a determinare una generazione di invisibili, di persone che sebbene nate in Italia non potevano usufruire di quella cittadinanza”.
 

Persone oltre la malattia


Con questo slogan è stato presentato a Roma il Coordinamento nazionale utenti della salute mentale lo scorso 13 luglio. All’incontro hanno partecipato anche Legacoopsociali, Unasam, Airsam, Anpis e diversi psichiatri. La portavoce Maria Grazia Bertolloni ha spiegato il percorso: “Faticosa assunzione di responsabilità personale e collettiva. E troppa burocrazia”.
 

Confische comuni


Si è parlato anche dei beni sottratti alle mafie agli Stati generali della Legalità a Roma. Di come possono diventare una risorsa per tutta la collettività. Ascoltiamo Davide Pati dell’associazione Libera “i beni confiscati devono continuare a rimanere un’occasione unica e irripetibile per creare lavoro e cambiamento nei nostri territori e quindi da qui il nostro impegno, le motivazione profonde, per un patrimonio che va tutelato e difeso a denti stretti”.
 

Diritti per tutti


Ha preso il via la campagna promossa nelle Marche da ben quarantaquattro organizzazioni di operatori, utenti, della cooperazione e del volontariato. Uniti per chiedere alla Regione interventi normativi e programmatori concernenti i servizi sociosanitari rivolti a persone con grave disabilità e con patologie croniche, a persone non autosufficienti, con demenza e a malati psichiatrici.
 

Il flop dei falsi invalidi


“Oltre 800mila controlli per una battaglia che è costata molto e che non ha portato gli effetti sperati, visto che le persone con disabilità, nella quasi totalità dei casi, si sono viste confermare le prestazioni precedentemente riconosciute”. La denuncia è della Fish, che è stata convocata  in audizione dalla Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato.
 

Ferie, quelle sconosciute


Niente vacanze per metà degli anziani, il 48,4%, più di 6.300.000 persone, resta infatti a casa, tra crisi e capacità d’acquisto delle pensioni in caduta libera. È il risultato di un sondaggio Confesercenti-Swg. La riforma delle pensioni, l’aumento della pressione fiscale e il clima di insicurezza dovuto alla crisi affondano così l’estate degli over 64.

Pregiudizi in divisa


“Tutti i concorsi banditi dal ministero della Difesa chiedono il test Hiv ai candidati. Contravvenendo a tutte le leggi”. Lo denuncia la Lega italiana per la lotta contro l’Aids. “Anche per il concorso di nove orchestrali per la banda dell’Arma dei Carabinieri – si legge nella nota – è obbligatorio presentare il test negativo”.